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CIELO DI INVERNO 2025. IN ATTESA DELLA PRIMAVERA

a cura di Sandra Zagatti
 

Durante il suo anello di sosta in Leone, Marte retrogrado rientra in Cancro il 6 gennaio e arriverà circa a metà segno quando riprenderà il moto diretto, il 24 febbraio, per tornare poi lentamente sui gradi già percorsi. Insomma rimarrà per tutta la stagione invernale in Cancro, segno poco congeniale al pianeta della volontà, dell’azione, del coraggio! Diciamo che Marte ha in comune con la Luna una certa componente istintiva, che tuttavia qui viene influenzata dall’emotività, esprimendosi spesso in modo capriccioso, umorale, permaloso, psicologicamente infantile. Come ciò possa manifestarsi a livello collettivo è un’incognita, perché dipenderà anche dai transiti di contorno o da altre circostanze e variabili (non solo astrologiche), ma è possibile che l’attività consapevole, intenzionale, mirata, venga sostituita da una reattività fatta di difese e contrattacchi. Il che non è incoraggiante per le relazioni interpersonali o sociali, figuriamoci nei contesti politici.

Conforta relativamente il fatto che Marte, abbandonando i primi gradi Leone, si affrancherà dalla complessa e pesante opposizione a Plutone, e nei prossimi mesi formerà un trigono con Nettuno intorno al 12 gennaio, un sestile con Urano il 23 gennaio e un trigono con Saturno il 9 febbraio. Configurazioni in parte stimolanti, almeno sul piano progettuale, ma in parte anche rassicuranti, laddove Saturno potrà contenere gli eccessi dell’impulsività decisionale o comportamentale con gli argini della responsabilità costruttiva: c’è differenza tra rinnovamento e destabilizzazione.

È pur vero che le prospettive a medio termine non sono molto rincuoranti. Mi riferisco all’opposizione Marte-Plutone che si ripresenterà verso fine aprile, nonché allo sconfinamento in Ariete dei pianeti attualmente in Pesci: Nettuno dal 30 marzo al 22 ottobre, Saturno dal 25 maggio al primo settembre (con Giove stesso in Cancro dal 9 giugno). Sono passaggi transitori, di relativa durata, ma evidenziano un investimento di energie in direzioni nuove, diverse, legate all’affermazione individuale più che alla solidarietà, alla competizione più che alla mediazione; cosa che vale tra persone ma naturalmente, di conseguenza, anche tra popoli e nazioni. Inutile ricordare le guerre ancora in corso e le delicatissime manovre diplomatiche per trovare soluzioni di pace o almeno di vera tregua…

Va anche detto che molti equilibri cambieranno dopo l’insediamento del nuovo Presidente americano, il 20 gennaio. Anzi, a partire dalle recenti elezioni è verosimilmente già in corso un processo di transizione di poteri, più o meno nascosto dietro le quinte di accordi strategici o complicato da reciproche critiche e attacchi; non a caso l’opposizione Marte-Plutone è iniziata tra fine novembre e inizio dicembre. Tra l’altro, non soltanto Marte sta formando l’anello di sosta ma anche Venere e Mercurio saranno retrogradi, rispettivamente da inizio e metà marzo: e lo faranno proprio nel segno di Marte, l’Ariete, che non è proprio il massimo in termini di tatto, accortezza o disponibilità comunicativa!

In conclusione, abbiamo davanti tre mesi non facili, con configurazioni dall’energia contraddittoria e comunque poco fluida, con rallentamenti e tensioni; senza contare il vacillante equilibrismo tra emotività e impulsività di cui ho accennato sopra. Credo che per vedere cambiamenti significativi, o per lo meno azioni dirette in tal senso, dovremo aspettare la primavera-estate, quando appunto i pianeti lenti si porteranno in posizioni più dinamiche. Nel frattempo ho la sensazione che molte situazioni si trascineranno sostanzialmente immutate (oppure con mutamenti di superficie, effimeri) da un tentativo all’altro e senza autentiche svolte; e sempre sperando che tali svolte, se o quando ci saranno, siano anche migliorative.




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