Ogni segno zodiacale, per essere compreso fino in fondo, non va mai valutato come un pacchetto chiuso. I segni sono dodici e si dispongono lungo il cerchio zodiacale secondo un determinato ordine razionale, non certo per mera casualità. Ne deriva che la relazione di un segno zodiacale con il precedente, il seguente e l’opposto, ossia il suo dirimpettaio con cui forma un aspetto geometrico di 180°, è fondamentale per riuscire a cogliere l’essenza del segno stesso nel suo divenire.
In particolare il segno opposto costituisce una sorta di “ombra” da cui non si può prescindere. Lisa Morpurgo nella sua impostazione dialettica dell’astrologia ha molto insistito su questo punto anche a proposito delle case zodiacali che vanno lette come facente parti di un medesimo asse quando si fronteggiano. La casa 1^ non può essere totalmente compresa senza avere chiari i significati della 7^ e viceversa. La stessa cosa avviene per i segni: il segno opposto rappresenta una sorta di pungolo, di stimolo: è al contempo limite e desiderio. È come l’ombra, ci segue sempre a ricordo di ciò che non siamo e, paradossalmente, proiezione inconscia di quel che vorremmo raggiungere.
La prima coppia di opposti è quella costituita da Ariete e Bilancia. Da un lato c’è l’individualità brutale di un segno, l’Ariete, che è il primo e il solo. Dall’altro troviamo la Bilancia, con la sua capacità di fare gruppo, creare relazioni, di costruire il proprio Io nel rispecchiamento con gli Altri.
L’Ariete si sottrae alle dinamiche dei rapporti umani per correre da solo e fare da apripista, ma osserva la Bilancia circondata da gente con cui intesse relazioni solide e utili. In parte l’Ariete contesta la Bilancia per questo suo bisogno di trovare sempre una mediazione tra torti e ragioni, per quel suo “andare incontro” così estraneo a lui che cerca lo scontro come modo per sancire il proprio Io. In parte la invidia perché lui proprio non ci sa fare con le persone e questo lo isola e gli crea inimicizie. La Bilancia, invece, sempre così rispettosa e disponibile nei confronti di tutti, a volte sogna di fare l’Ariete e di partire a testa bassa, specie dove vede ingiustizie e violazione di diritti. E in più vorrebbe tanto trovare il proprio centro di gravità permanente unicamente in se stessa, al di fuori di ogni vincolo, anche di coppia.
L'altra coppia di opposti comprende il Toro e lo Scorpione che simboleggiano il cuore della primavera e il cuore dell'autunno. Il Toro è l’espressione erotica della primavera che si afferma dopo l'esplosione fallica arietina. Il Toro rappresenta la vita, la sensualità, la fecondità. Lo Scorpione apre le danze delle foglie morte e inaugura le festività che ci riportano ai mondi invisibili e ai defunti.
Tormentato, nomadico, amante del rischio lo Scorpione vede nel Toro quello che lui non è e non ha: la serenità degli affetti, i piaceri semplici del cibo e dei profumi, il senso di appartenenza a una terra, a una famiglia, a un mondo definito. Il Toro teme, ma anche brama la dimensione infera dello Scorpione, quella capacità che ha l’ottavo segno dello Zodiaco di andare sotto e oltre, di distaccarsi da riti e tradizioni, di sabotare la placida serenità in nome di una passione totalizzante.
A seguire abbiamo i Gemelli e il Sagittario che si fronteggiano sull’asse del movimento. I Gemelli sono irrequieti, i Sagittari sono inquieti: i due termini sono simili, ma non identici. L'irrequietudine dei Gemelli, che è data da Mercurio, deriva da un continuo “girare intorno” e in tondo, da un muoversi veloce nell’ambiente più prossimo, a caccia di nuovi stimoli, di informazioni, di chiacchiere, novità, divertimenti che possano accrescere sia la conoscenza che il divertimento.
L'inquietudine del Sagittario ha una matrice nettuniana ed è indice di un'incapacità di stare sempre all'interno dello stesso ambiente in cui, invece, i Gemelli si trovano benissimo e continuano a girare. Non è solo una questione di movimento per il Sagittario: la faccenda per lui è più complicata, perché il Sagittario ha ereditato lo slancio verso l’oltre dello Scorpione che lo precede. In lui quindi il movimento gemellare si trasforma in una tendenza ad andare più lontano, altrove, in senso geografico e psichico.
I Gemelli vorrebbero fare questo balzo nell’Altrove sagittariano dove immaginano soddisfatta ogni loro curiosità, ma il loro essere tessitori di relazioni nel “qui ed ora” glielo impedisce. Il Sagittario, invece, ha spesso la sensazione di disperdersi nella sua fame di conoscenza e avventura e un po’ invidia ai Gemelli la capacità di trovare nella mente l’ancoraggio necessario a esplorare quell’habitat che lui, invece, sente costantemente il desiderio di abbandonare anche fisicamente.
Il Cancro e il Capricorno rappresentano un’altra coppia di opposti. Da un lato c’è il Cancro con i suoi legami familiari, il suo senso di dipendenza, il suo bisogno di essere protetto e di proteggere,
di coltivare la tenerezza, di guardare al passato.
Il Capricorno, al contrario, teme di perdere la propria autonomia, indipendenza, di non riuscire a scalare la vetta: non a caso il motto che Lisa Morpurgo gli attribuisce è “Io domino”. Lui vuole governare e gestire le situazioni e quindi si allontana in maniera anche molto radicale da quella che è la realtà cancerina. Però, contemporaneamente, getta uno sguardo nostalgico verso quel piccolo mondo di emozioni e sentimenti autentici che a lui sembrano sempre proibiti da un destino cinico che non permette cedimenti. Il Cancro di suo, con i suoi complessi di figlio mai cresciuto, di poeta in itinere, vorrebbe fare suoi quel decisionismo, quella freddezza, quella solitudine che il Capricorno affronta coraggiosamente ogni giorno per dare spazio ai suoi obiettivi e alle sue ambizioni.
Il Leone e l'Acquario girano intorno all’Io, ma lo guardano da prospettive totalmente diverse. Il Leone è molto centrato su se stesso e non riesce a vedersi in relazione agli altri se non come leader, guida, faro, sole che illumina. Agli altri dà luce, calore, generosa protezione, ma sempre come un Io ben distinto che si impone per una sorta di supremazia del sangue che sente scorrergli dentro. Il Leone ha bisogno di essere riconosciuto dagli altri in questo ruolo, ne va della sua identità.
L'Acquario sede di Urano e dell’esaltazione di Nettuno si muove invece verso un mondo inclusivo in cui il senso dell’Io si smaterializza a favore della dimensione collettiva. L’Acquario vuole mantenere una propria originale identità, ma priva di quell’Io che, invece, piace tanto al Leone. Dall’Io vuole staccarsi per celebrare il noi dove l’Io, però, continua a esistere benchè occultato: non bisogna dimenticare, come ci ricorda Lisa Morpurgo, la trasparenza di Plutone in Acquario.
Il Leone è il Re e a volte sogna una vita da Acquario ribelle alla Robin Hood. Sogna di sfuggire agli impegni di corte, alle eterne promesse di fedeltà, ai vincoli del sangue, sogna di rubare ai ricchi per dare ai poveri, mentre l’Acquario vorrebbe togliersi, almeno una volta nella vita, la maschera di alfiere della libertà e provare l’ebbrezza di vincolarsi ai luoghi, alle persone, agli amori, al potere e dire finalmente in modo diretto: “Io sò io e voi non siete un…” a ricordo del Marchese del Grillo di Sordi.
Infine la Vergine e i Pesci si osservano di sbieco ballando uno fuori e l’altra dentro le coordinate dello spazio-tempo.
La Vergine sede dell’esaltazione di Urano sente il ticchettio dell’orologio che dà ritmo alla sua vita rendendola produttiva, efficiente, metodica, programmata. L’Io della Vergine è costruito intorno al tempo: è tutta una questione di calendari, di giorni che si susseguono e si incastrano con quelli altrui secondo un ordine prestabilito.
I Pesci, invece, come Einstein uno dei massimi rappresentanti del segno, escono fuori dallo spazio-tempo, e navigano a vista nell'eterno divenire di Nettuno. Non c’è ieri, non c’è domani, non c’è Io, né altro da sé: tutto è Uno e l’Uno è in tutto.
La Vergine sogna la follia dei Pesci, quel colpo di testa che la salvi per sempre dall’età della ragione. I Pesci agognano a tempi, spazi, persone che possano finalmente rendere reali i loro sogni spesso troppo grandi.