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C’È AMORE E @MORE…

a cura di Sandra Zagatti
 
La risposta della solidarietà internazionale alla tragedia nel sud-est asiatico è stata velocissima, estesa e generosa. Anche l’idea di favorire la partecipazione mediante l’invio di sms da uno o due euro è stata indubbiamente ottima: da un lato infatti offriva un mezzo comodo e discreto, lasciando totale autonomia di tempi e di importo; da un altro, per gli stessi motivi, invitava a contribuire. D’altra parte il cellulare l’abbiamo quasi tutti, e se abbiamo il cellulare è difficile che non abbiamo un euro; ancor più difficile, credo, dimenticare quei poveretti durante i nostri tradizionali festeggiamenti e, magari in pieno cenone di Capodanno, non pensare “ma sì, mando un altro sms”… Di fatto, la cifra raggiunta è stata altissima, forse impensabile da raggiungere in altri modi; e possiamo dire, letteralmente, grazie al cielo. Non era la prima volta, comunque. Analoghe iniziative di beneficenza, sostenute dalla stampa o da spettacoli televisivi, avevano già riscosso successo negli ultimi anni grazie alla facilità di contribuire con una telefonata e al modesto onere del contributo.

Astrologicamente parlando, questo inserimento di tecniche moderne nella dimensione della solidarietà, delle emozioni e dei sentimenti richiama senza dubbio il passaggio di Urano (rapidità, opportunismo, novità, tecnologia) nel segno dei Pesci: il progresso al servizio dell’umanità. Un altro esempio lo troviamo nelle adozioni a distanza, ulteriormente promosse proprio in seguito agli eventi in Asia. Anche questo è un sistema “opportunistico” (in senso buono: va diretto al fine utilizzando i mezzi a disposizione), perché non tutti possono adottare realmente un bambino, molti rinunciano per le lentezze e restrizioni normative, ma molti altri possono sostenerlo ugualmente almeno facendolo mangiare, vaccinare, studiare, oltretutto senza strapparlo alle sue radici ambientali o agli eventuali parenti che gli sono rimasti. E il tutto, oggi, è reso più facile ed anche più coinvolgente grazie ad Internet, che ospita siti in cui è possibile aderire all’adozione, essere informati e supportati nella scelta, scambiare lettere e fotografie e rimanere in contatto con il bambino, la famiglia o le strutture di assistenza.

Urano in Pesci, dicevo: dunque nel segno di Nettuno. Ma lo stesso Nettuno sta transitando in Acquario, segno di Urano. Questo mutuo scambio di domicili è solo apparentemente un rafforzativo, perché la differenza è sottile ma non per questo secondaria. Sono infatti le caratteristiche di un pianeta ad “entrare” nella dimensione rappresentata dal segno, e non viceversa: se, quindi, la modernità di Urano è entrata nella sfera più intima ed universale per favorirne la partecipazione e la comunicazione, ribaltando le simbologie vediamo che gli eventi interiori (ed altrimenti invisibili) rappresentati da Nettuno sono entrati nella sfera multimediale, in piena mostra nelle piazze virtuali o televisive.

C’è da dire che i Pesci si oppongono alla Vergine, per cui l’obiettività, la scrupolosità o attendibilità di cronaca viene spesso sacrificata in cambio del coinvolgimento emozionale: ne sono esempio lampante i tanti e vari “reality show” televisivi, che di “real” hanno davvero pochino, o i programmi in cui l’ostentazione degli “affari propri”, delle personali disgrazie o problematiche, non ha nulla della riservatezza verginea e viene invece proposta (o usata) per “fare audience”; un discorso simile vale, su Internet, per i recentissimi web-log, in arte Blog, veri e propri diari personali ma non altrettanto privati, perchè leggibili e commentabili da tutti, e che guarda caso sono nati in America proprio con l’ingresso di Nettuno in Acquario. Se aggiungiamo che l’impersonale Acquario si oppone al Leone, segno dell’individualità più marcata ed orgogliosa, l’effetto (collaterale) che otteniamo è che mentre il privato diventa pubblico, le persone diventano personaggi, o meglio interpreti di sé stessi sul palcoscenico di una vita alternativa all’esistenza e per questo sostanzialmente immaginata: senz’altro da chi li osserva ma forse anche da loro stessi.



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