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I MITICI ROLLING A SAN SIRO

a cura di Lidia Fassio
 

Ieri sera alle 21, in una calca da “tutto esaurito” a San Siro si sono esibiti di mitici Rolling Stones anticipati da un video maestoso di una “pioggia di meteoriti rotolanti” che poi lasciavano il campo a Mick Jagger & co.

 

La Band e la sua Superstar si è presentata con una bandiera italiana incorniciata di azzurro urlando a squarciagola “ciao Italia, campione del mondo” dicendo che “Materazzi e Keith Richards avevano avuto problemi di testa” ricordando così, oltre alla coppa del mondo, anche l’incidente che ha avuto il chitarrista per il quale si è spostato di 15 giorni il tour europeo; poi è iniziato lo spettacolo vero, quello che tutti si aspettavano, senza una sosta, senza un cedimento – nonostante i 35 gradi che si registravano – con i 4 londinesi che sono “vecchi nel corpo ma intatti nell’anima del rock”, con i loro testi irriverenti che ancora non mostrano le rughe che invece hanno loro sui volti; Ron Wood e Kieth Richards con le loro chitarre capaci di “riff” imprevedibili e Charlie Watts che mantiene un ritmo quasi ossessivo con le sue bacchette, un palco mobile che a metà concerto li porta dall’altra parte dello stadio, luci, fuochi di artificio, l’immancabile linguaccia che viene gonfiata a metà spettacolo e poi, musica, tanta musica. Jagger chiude dopo più di due ore riprendendo il tema del calcio mandando in video i goal e i 5 rigori dell’Italia ballando sul palco con  Materazzi e Del Piero subito dopo l’esecuzione della mitica “Satisfaction” in versione completamente rinnovata e, direi .. ancora migliorata ma più che mai “attuale” e, pertanto, in grado di estrarre le frustrazioni di generazioni ormai molto diverse dalla loro, ma sempre ugualmente “frustrate e incapaci di ottenere …satisfaction”!

 

Inutile dirlo, il tour si chiama “A bigger band”, ma chi può contestare questo oggi: più di 60 anni ciascuno, più di 40 anni di successi, “vecchie cariatidi” come sono stati chiamati, ma in grado di far vibrare migliaia di persone con un rock incandescente e contaminante, inarrestabile nel ritmo, trascinati da un Jagger che percorre chilometri sul palco, saltellando leggero quanto un ballerino classico, con canzoni che se da un lato sono state sicuramente il riflesso di un’epoca sono ancora considerate incredibilmente “attuali”; infatti, tra i 60.000 spettatori si potevano contare 4 generazioni in fila; dai sessantenni ai ventenni e moltissimi musicisti amanti del rock tra cui Ligabue, Fortis ed altri.

 

Due ore di spettacolo: un palco che, montato, raggiunge i 5 piani di una casa, con delle piste sulle quali, oltre alle luci e alle telecamere, hanno fatto salire tutti quelli che avevano mandato un SMS con la parola “Stones” e poi.. che dire di loro, che hanno suonato e cantato senza alcun cedimento la loro musica, il loro rock ancora in grado di incantare.. e di sedurre affiancati da musicisti impeccabili e da un’organizzazione … verginea.

Tra le novità, alcune canzoni dall’ultimo album ed un brano in onore di Ray Charles eseguito in modo sublime dalla potentissima vocalist nera “Liza” in duetto con Jagger; musica eccezionale, trombe e sax, chitarre che ricordavano l’atmosfera calda e fumosa della Georgia; questo brano, vuoi perché era in onore del grande Charles, vuoi per la raffinatissima musica ha veramente fatto scorrere i brividi nella schiena ai sessanta mila spettatori.

 

Jagger è arrivato – da grande star – con al fianco la nuova compagna che, manco a dirlo, è bellissima ed elegantissima e che, a quanto pare, ha dato un tocco di classe al look trasandatissimo del gruppo; si tratta di L’Wrem Scott, trentanovenne che è stata consulente d’immagine per Sharon Stone, Nicole Kidman e Demi Moore.

 

La Band prosegue ora per tutta l’Europa dove, manco a dirlo, troverà milioni di fans ad attenderli.




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