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PET THERAPY : IL CAVALLO

a cura di Lidia Fassio
 

Tra gli animali che hanno accompagnato l’uomo in buona parte del suo viaggio da oltre tre millenni non possiamo dimenticare il cavallo. Per secoli e secoli l’uomo si è spostato sul suo dorso e ha vissuto fianco a fianco, dormendo con lui, mangiando con lui, avendolo come compagno privilegiato di tantissimi lavori e avventure. 

Oggi il cavallo – almeno da noi - ha perso in buona parte la sua “funzione” di mezzo di trasporto ma, nonostante questo, continua a mantenere con l’uomo un ottimo rapporto anche se più legato al tempo libero e al divertimento.. quindi, in un certo senso più ludico, oppure sportivo.. per chi, invece, ama dilettarsi nelle gare di equitazione di trotto, galoppo oppure di salto ad ostacoli.

Il cavallo continua quindi ad essere un grande “amico” dell’uomo e così si sono sviluppati hobby tipo il trekking e le passeggiate nei boschi e sui monti che richiamano sempre l’uomo a rivivere con questo animale il contatto con la natura che in buona parte si è perso.

 

Certo, oggi sono poche le persone che possono permettersi un cavallo proprio e ancor meno quelle che lo possono tenere dentro ad una stalla di loro proprietà per cui, sulla scia di quelli che un tempo erano posti di “cambio” in cui si lasciavano i cavalli stanchi e si prendevano quelli “riposati” per continuare il viaggio, oggi si va al maneggio e si affitta il cavallo per un tot di ore o di giorni, per potersi avvicinare a questi sport o per sperimentare l’ebbrezza di trascorrere  un po’ di tempo in sua compagnia, in una dimensione naturale e selvaggia.

 

In ogni caso il rapporto con il cavallo continua anche se si è trasformato. Chi ama i cavalli non può fare a meno di sognare prima o poi di poterne avere uno con cui instaurare un rapporto molto più personale e continuativo di quanto non possa esistere con un cavallo da maneggio.

 

Il cavallo ha di solito un’indole abbastanza docile.. è un animale che richiede però tempo, pazienza e disponibilità perché ha bisogno di cure e, nonostante la sua storia, non è un animale robustissimo.. ad eccezione di quelli da tiro, gli altri sono abbastanza delicati e vulnerabili.. per cui, devono essere “maneggiati con cura”; con questo si intende che i cavalli devono essere spazzolati, curati, asciugati quando sono sudati, ed hanno bisogno di sgambare quasi tutti i giorni.. proprio perché non diventino eccessivamente sedentari e mantengano la loro muscolatura ben allenata e, in ultimo, perché stiano veramente bene hanno bisogno di una persona che si occupi di loro, possibilmente il loro “cavaliere”.

Sono animali che si addicono molto bene anche ai bambini: infatti tra cavallo e bambino si può instaurare un rapporto che può durare per tantissimi anni.. anche in maniera molto esclusiva che permette un forte sviluppo della personalità e della socializzazione di entrambi.

 

Negli ultimi tempi i cavalli sono stati introdotti in vari programmi di “pet therapy” e sono in particolar modo adatti a certe patologie di tipo psicologico  tipo l’autismo e la schizofrenia, ma anche per particolari difficoltà di movimento, di equilibrio  e coordinamento fisico.

Il rapporto con il cavallo richiede un movimento ritmico, e il cavaliere deve in continuazione muoversi per trovare il proprio baricentro.. e  il cavallo stimola a trovare un maggior senso di equilibrio, oltre a sviluppare la capacità di saperlo dirigere.. con l’ausilio delle briglie; se non si seguono delle istruzioni, il cavallo farà di testa sua e non ascolterà il suo cavaliere.

 

Come utilizzo terapeutico il cavallo può essere utile in molte patologie gravi e meno gravi che necessitano di un intenso contatto corporeo che può risultare molto efficace a livello riabilitativo, nelle lesioni midollari, ictus, poliomieliti ma, il cavallo offre altresì – come tutti gli animali con cui c’è contatto – la possibilità di dar vita ad un forte rapporto emozionale; i cavalieri attraverso questo rapporto recuperano sicurezza e fiducia nelle proprie capacità e potenzialità; è provato l’aumento di autostima, estroversione, ottimismo e delle capacità espressive.

 

E’ molto interessante il fatto che il cavallo sia considerato astrologicamente sotto l’egida del segno del Sagittario.. e che Giove, signore del segno, indichi  praticamente tutte le potenzialità elencate. Questo significa che chi ama questo animale, al di la della pet therapy, ha sicuramente valenze in questo segno; ama gli spazi aperti, la conquista e l’avventura e desidera sviluppare la sua capacità di prendere una direzione precisa, che sia personale e non soggetta alla volontà degli altri, e il gigante a quattro zampe può farci sperimentare  tutto questo insieme ad un grande senso di libertà da ogni condizionamento o limite: cavalcare a “pelle” era tipico dei pellerossa che erano “popoli della prateria” che amavano la libertà e che galoppavano per ore in spazi aperti praticamente sconfinati, con il vento che muoveva i loro lunghi capelli e le  criniera dei loro bellissimi Mustang, tra l’altro tra i più potenti e robusti cavalli da sella ancora oggi esistenti, anche se di non grandissima altezza.

 

Ognuno di noi dovrebbe fare un’esperienza “a cavallo” per due motivi: il primo è per comprendere cosa potevano provare i nostri progenitori quando si spostavano con questo mezzo; il secondo è sperimentare un forte senso di libertà che oggi, è molto difficile da provare con i ritmi e le difficoltà insite nel quotidiano.




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