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BUON COMPLEANNO MR. BOWIE !

a cura di Luisa Giacone
 
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L’8 gennaio prossimo, David Bowie taglierà il traguardo dei sessant’anni (è nato infatti a Brixworth, UK, l’8 gennaio 1947 alle ore 23.50).

Sembra incredibile che il geniale e trasformista Major Tom, alias Ziggy Stardust, alias il Duca Bianco, alias L’uomo che cadde sulla Terra possa in qualche modo risentire, come noi comuni mortali, della polvere del tempo.

 

Ma, tant’è, qualcuno dice che si sia “imborghesito”, che “vada alle feste”, etc (dichiarazione al mensile “Rolling Stone” di Amanda Lear, altra trasgressiva coi fiocchi, che con Bowie ebbe una relazione di un anno).

 

Lui stesso, ormai sposato con la supermodella Iman, tesse le lodi della vita domestica, pare scriva canzoni, dipinga, “faccia il turista ogni tanto”, diviso tra le sue splendide dimore sparse per il Globo, tra cui una villa all’isola di Mustique.

 

L’ascendente bilancino, fortemente estetizzante, rinfocola la carica saturnina del nostro, rendendolo longevo e straordinariamente determinato, rigoroso e attento alla forma, sia alla sostanza (Capricorno) che all’apparenza (Bilancia)

L’espressione artistica nelle sue varie forme appare allora straordinariamente importante, per chi, come lui, ha attraversato diversi “periodi”, in un crescendo di trasformazioni e perenne mutevolezza. Ciò sembrerebbe essere quasi sfacciatamente rappresentato da quell’incredibile Nettuno sull’ascendente, al sestile dello stellium in Leone in decima casa (Luna, PLutone e Saturno) e quadrato alla congiunzione Sole/Marte in quarta.

 

Il “disturbo” arrecato da Nettuno al pianeta cardine della personalità (il Sole) diventa  un perenne “fastidio”, quasi fosse una spina nel fianco, la spinta a modificare aspetti di sé che non reputa più confacenti, pronto ad abbandonare il “vecchio” per il nuovo, cosa che, sappiamo, né per il Capricorno, né per la Bilancia, sembra essere facile, né agevole.

Un Nettuno che è anche in corroborante (largo) trigono a Urano, e che, quindi, è riuscito a non perdere di vista l’utile, oltre al dilettevole, conferendogli capacità di rendere le sue intuizioni in campo artistico/lavorativo proficue e strategicamente azzeccate.

 

La Luna congiunta a Saturno in Leone in decima casa e sestile all’ascendente (e al “solito” Nettuno, di cui sopra) ci dà la misura del suo bisogno di espressione creativa, spesso manifestatasi in maniera plateale (Leone), scenografica (Leone),carismatica e  autorevole (stellium di pianeti in decima casa, Saturno e Plutone sestili all’ascendente)

Tale congiunzione forma anche un trigono alla sua esplosiva Venere sagittariana, a imprimere un perpetuo movimento e sempre nuove evoluzioni.

 

Nel suo infinito peregrinare, quest’icona generazionale ha rappresentato quanto di più inerente allo spirito del suo tempo ci potesse essere: la ribellione, la “creatività al potere”, la rivoluzione sessuale, la libertà di espressione portata alle estreme conseguenze. Plutone in Leone, in questo senso, è stato fertile ispiratore per molti dei “mostri sacri” in campo artistico e musicale della scena degli anni ’60 e 70’, generazione dalle eroiche speranze di cambiare il mondo (we can be heroes just for one day).

 

Fortunato e lungimirante anche dal punto di vista economico (ricordiamoci che Bowie stesso ha intuito, già parecchi anni orsono, le potenzialità di un mezzo come Internet, arrivando anche a quotare in Borsa il proprio nome), grazie al suo scorpionico Giove in seconda casa, che conferisce agio nella gestione finanziaria, tantopiù che lo stesso Giove è posizionato in sestile sia del Sole che del suo implacabile Marte capricornino.

 

Cantante, autore, attore, produttore, pittore, business man, e ancora: travestito, gay, eterosessuale, libertino e, ora, monogamo convinto, ha fiutato come pochi altri le tendenze, sapendo ricondurle al suo stile comunque elegante e vagamente aristocratico. Con quel sottofondo algido e distaccato tipico del suo segno zodiacale e con la raffinatezza propria dell’ascendente Bilancia.

 

Da qui in poi, non ci è dato di sapere se the White Duke, l’uomo che amava gli alieni continuerà a “sciare, leggere e dipingere”, come afferma nella sua intervista alla Bibbia del rock, se ci stupirà con altri “effetti speciali”, o se, invece, darà spazio alla sua vena manageriale escogitando qualche scalata finanziaria a sorpresa.

Non importa, il suo posto nella Storia della musica (e nell’immaginario collettivo) se l’è già guadagnato. Del resto, i folletti non invecchiano mai, così come i personaggi delle fiabe.

 

Happy birthday, Mr. Bowie!!!




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