ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Il Fatto

GABRIELE MUCCINO CONQUISTA GLI STATES

a cura di Penna Bianca
 
Clicca sull'immagine

Gabriele Muccino è infelice. Al nuovo idolo del cinema americano - supercoccolato da attori e produttori d’oltreoceano – manca terribilmente quella vita famigliare fatta a pezzi dall’ex moglie Elena Majoni. Dopo un tradimento su cui Muccino avrebbe volentieri sorvolato, la “signora” avrebbe chiesto il divorzio pretendendo alimenti stellari. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair di dicembre, il regista italiano dichiara: Per 5 anni ogni mattina mi sono svegliato dicendo che l’amavo… ora si è rivelata una donna insensibile e clamorosamente avida… La separazione mi ha messo sotto choc. Ho passato giorni interi abbracciato ai giocattoli di mio figlio…

 

Per combinazione,  il film del regista italiano, La ricerca della felicità, sta riscuotendo uno straordinario successo giusto per quella storia fra padre separato con figlio a seguito in cerca di una vita decente e gratificante. Gabriele Muccino è un grande. L’hanno decretato un po’ tutti: star system, produttori, osservatori, pubblico e critica. Magistrale nell’estrarre da un attore brillante come Will Smith una mole incredibile di dolore di vita, accanimento e determinazione nel raggiungere un tenore di vita appagante nuotando controcorrente in una cloaca di subumanità a decenza zero. Ha del geniale come Muccino sia riuscito a strappare tutto questo dalla pancia di Smith, pancia strapiena fin dalla nascita, colma di dollari, successi e benessere.

 

In La ricerca della felicità si respira tragedia e ottimismo. Siamo in pieno neorealismo italiano anni ’50, da Miracolo a Milano a Ladri di biciclette. Lo stesso Muccino confessa che più che ispirarsi al genere lo ha letteralmente copiato. E gli americani, si sa, vanno pazzi per il cinema italiano del periodo, abbiamo fatto scuola. Hanno tentato per lungo tempo (e invano)  di farci il verso. Ora le produzioni d’oltreoceano investono milioni di dollari su pellicole dirette, interpretate, montate e musicate da italiani. Con notevole ritardo, sono arrivati alla conclusione che il nostro geniaccio artistico è assolutamente Doc, come il  Chianti  o il Grana Padano: inimitabile. Meglio attingere alla fonte.

 

Pare che La ricerca della felicità stia raccogliendo consensi e voti utili per la  moltiplicazione di nominations agli Oscar. Gabriele Muccino è già pronto con tanto di completo Armani. In platea, nel settore dei premiati, ci sarà anche Ennio Morricone che porterà a casa l’Oscar alla carriera. E a Muccino piacerebbe tanto che in queste Olimpiadi cinematografiche  a un certo punto intonassero l’inno di Mameli. Non solo per orgoglio o vanità personali, ma per un giusto riconoscimento delle capacità artistiche di italiani che da troppo tempo vivacchiano sottotono.

 

Chi è dunque questo fenomeno che entusiasma la “terra dei liberi” d’oltre oceano? Muccino nasce a roma il 20/05/1967 (ora non pervenuta) .  Il suo Sole, ovviamente in Toro, nel tema natale è ben sostenuto da aspetti positivi di Giove, il quale lo rende fiducioso, ma anche un po’ ingenuo, da Plutone che lo rende capace di lottare (anche contro i mulini a vento), da Urano, che gli conferisce una dinamicità notevole, che lo fa non solo originale, ma anche capace di rinnovare, di trasformare il vecchio in nuovo. Un esempio? Eccolo: è vero, che lui si ispira, almeno in parte, al neorealismo italiano, ma non può fare a meno di proporre, dopo aver sapientemente rovistato nella disperazione, nelle passioni e nella rabbia dei personaggi dei suoi film, l’happy end. Complice di tutto questo anche la sua tenerissima venere in cancro, sempre avida di conferme, di affetto, di positività da favola per bambini, dove l’eroe, al quale gliene succedono di tutti i colori, alla fine vince sempre.

 

Muccino possiede un tipo di intelligenza vivace, curiosa, capace di cogliere tutte le sfumature, di creare collegamenti geniali fra idee, persone e situazioni (mercurio gemelli trigono a luna e marte). Odia la volgarità gratuita, ama il bello, l’armonia, l’eleganza in ogni sua forma (luna Bilancia), e ci rimane di sale se qualcuno si comporta diversamente, soprattutto nella sua sfera affettiva più stretta (vedi ex moglie). E’ una persona davvero particolare il nostro regista, e siamo curiosi di sapere che tipo di trasformazione avverrà dentro di lui nei prossimi 2-3 anni (purtroppo la mancanza dell’ora di nascita limita fortemente l’accuratezza dell’indagine), dato che lo aspettano transiti non facilissimi da vivere, ma che recano con sé la scintilla della vera maturità personale ed artistica.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati