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L’AMORE PER IL RISCHIO

a cura di Lidia Fassio
 

Un tema molto affascinante a livello psicologico è quello del “gusto per il  rischio”; ci sono persone sempre disposte ad affrontare rischi ed altre che non accettano neppure il più piccolo stress e quindi rendono la loro vita una sorta di “tempio sicuro” in cui, via via, non entra neppure la più piccola emozione.

Indubbiamente, rischiare significa da un lato “mettersi in gioco” e quindi “tollerare l’imprevedibilità” che è una componente della vita che aiuta in un certo senso a superare il bisogno di programmazione; dall’altra indica anche una grande capacità di “affidarsi” e “avere speranza” certi che l’andare verso il nuovo o verso qualcosa che non si conosce e che non si è ancora sperimentato.. premierà.

Soprattutto da un punto di vista economico, ci sono investitori che si spingono in situazioni di grande precarietà.. mentre altri, si limitano ad investire su forme di risparmio che sono molto più “garantite”. Cosa c’è alla base della personalità di chi abbandona cautela e prudenza per avventurarsi in un territorio che, in caso di positività garantisce un alto  reddito, ma in caso di negatività una sicura perdita?

 

Da un punto di vista astrologico possiamo dire che i due segni e le case che più sono predisposti ad aumentare il gusto del rischio finanziario sono Scorpione  (casa VIIIa) e Leone (casa Va) tuttavia, sono mossi da motivazioni diverse: infatti, lo Scorpione è il vero “re del rischio” nello zodiaco; è lui che ama stare dentro a situazioni a tinte forti, cerca emozioni al cardiopalma e quindi si trova a proprio agio quando sente l’adrenalina scorrergli nelle vene, qualcosa che gli fa dimenticare la paura della perdita; il Leone invece ama il gioco, e quindi sotanzialmente azzarda perché ama pensare di avere sempre la fortuna dalla sua parte perché, nel suo immenso potere, crede di avere le carte giuste o l’intuizione giusta per poter battere la sorte. In pratica il Leone pensa di “non poter perdere” e questo è diverso dallo Scorpione che invece, sa che potrebbe perdere ma proprio per questo sfida la sorte.

 

C’è infine l’Acquario che, a differenza degli altri due, ama l’improvvisazione per cui è portato a buttarsi nelle cose nuove con grande decisione in modo pressochè immediato: visto da fuori a volte sembrano eccessivi i suoi bruschi cambiamenti di rotta, ma per lui sono vitali.

Quindi, nello Scorpione c’è il senso del brivido che corre lungo la schiena, mentre nel Leone l’amore per il rischio è più legato al senso di onnipotenza e al bisogno di sentirsi sempre padrone delle situazioni;  nell’Acquario subentra invece un grande bisogno di anticonformismo e di sperimentazione che lo portano a superare i limiti esistenti.

Come era ovvio aspettarsi, tutti e tre questi segni sono opposti o quadrati al Toro che, manco a dirlo, è il segno che meno ama il rischio e che si muove solamente quando tutto è sicuro in modo da garantirsi un territorio di estrema certezza, pena la rinuncia, anche se comporta l’amaro in bocca.

 

In un certo senso in queste personalità emerge subito l’importanza di “sfidare la sorte”; c’è in loro qualcosa di impulsivo e compulsivo che si mostra anche nella capacità di prendere decisioni molto veloci evitando la perdita di tempo che una valutazione approfondita potrebbe comportare; c’è una spinta che sembra arrivare dal profondo e che porta la persona ad agire velocemente.

Dall’altra parte, come tutte le persone che sanno vivere dentro alla precarietà, sono in grado di tollerare situazioni di incertezza che, invece, manderebbero nello sconforto le persone con bisogno di stabilità e sicurezza.

La precarietà è un fattore intrinseco allo Scorpione che sembra trarre linfa quando sfida qualcosa dentro di sé e quando affronta difficoltà e pericolosità; in questo caso, gli investimenti più rischiosi sono quelli che danno maggior carica adrenalinica e che consentono di vivere pienamente quel tipo di emozione che è un  misto tra paura ed eccitazione che li fa sentire profondamente vivi e vitali.

 

Un’altra cosa che è emersa dallo studio di queste personalità riguarda il piacere che chi rischia prova nel “cambiare le cose all’ultimo momento”; questo riguarda in maggior parte gli Acquari che amano le novità.. e odiano invece le cose ripetitive che già hanno sperimentato e che li fanno sentire annoiati; di fronte ad un cambiamento improvviso sono quelli che reagiscono meglio e con minor stress, anzi vivono il “distress” che è una condizione di stress positivo per la mente e il corpo.

In genere queste personalità vengono spesso collegate a quelle dei “giocatori”, altra categoria di persone che si accollano moltissimi rischi stimolati dalla costante illusione di vincere. In questa categoria, più legata al segno del Leone, la cosa che emerge è l’eccitazione e il senso del divertimento che sembra essere  prioritaria rispetto all’impellenza del guadagno.

Tipica di queste persone è la frase “meglio un giorno da leone che cento da pecora”!

 

Diciamo che i tratti comuni di queste persone sul piano cognitivo e psicologico sono il continuo bisogno di stimolazione ed eccitazione e la ricerca di emozioni intense e brucianti; sono tutte personalità che odiano la stagnazione e che considerano la sicurezza qualcosa che porta a depressione e demotivazione; hanno una scarsa esigenza di prevedibilità e, quindi, odiano fare progetti, si affidano molto all’intuito e al fiuto; è come se seguissero delle direttive interne che lasciano fluire anche se non hanno componenti razionali alla base; in genere sono persone che utilizzano frasi tipo “ho immaginato che..”, oppure “ho fiutato che”; danno una scarsa importanza all’ordine e alla programmazione; in particolare Scorpione e Acquari si sentono addirittura imprigionati all’interno delle cose strutturate. L’ultima qualità che questi soggetti posseggono è un’alta componente di flessibilità e reattività che li rende capaci di incassare colpi e perdite anche ingenti, senza farne eccessivi drammi. Quest’ultima componente appartiene alla psicologia dei “resilienti” che sono  soggetti che sanno affrontare situazioni nuove, cambiamenti, rischi e perdite, restando intatti e saldi a livello psicologico ed anzi, trovando nuove potenzialità e possibilità quando sono sotto massimo stress.




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