Gli antichissimi gifli dei segni zodiacali richiamano le immagini stilizzate di molecole, strutture, organi, apparati del corpo umano che sono stati scoperti, studiati ed analizzati in epoche recenti.
Le funzioni vitali del nostro organismo, vengono oggi indagate con mezzi tecnici sofisticati, come ad esempio la microscopia elettronica, inventata nel XX secolo: come potevano i popoli antichi,
tra cui spiccavano gli Egizi, essere in possesso di conoscenze che noi occidentali, vantiamo come "moderne"?
Tutte le tradizioni esoteriche delle grandi religioni, narrano di un unico nucleo di conoscenza comune all'umanità, che comprendeva, oltre agli insegnamenti spirituali occulti, quello che noi ogni stiamo scoprendo (o riscoprendo?) nei vari settori della scienza: fisica, chimica, biologia.
Al centro del sapere ermetico vi è un assioma: quello che esiste in cielo, è riprodotto anche in terra, c'è quindi una corrispondenza tra l'immensamente grande, il Macrocosmo e l'infinitesimamente piccolo, cioè il Microcosmo; questa è la base di tutte le dottrine spirituali, astrologia compresa e le sue branche, tra cui l'astrologia medica: vogliamo quindi mostrare una comparazione tra l'emblema stilizzato di ciascun segno e quello corrispondente di una parte del nostro corpo.
Daremo una breve spiegazione scientifica seguita dall'interpretazione astrologica e completata da un supporto visivo molto efficace, in quanto, trattandosi di simboli, le immagini possono aiutare moltissimo a comprendere meglio le connessioni analogiche espresse con parole.
Il simbolo grafico del segno dell’ariete, paragonabile ad una ipsilon, corrisponde alle corna dell’animale in questione e secondo l’astrologia medica, alla molecola del DNA ed a quelle degli anticorpi. Il DNA è la molecola di acido desossiribonucleico che costituisce i cromosomi; in essi è presente il codice genetico, la mappa con tutti i caratteri ereditari da trasmettere alla progenie.
Il numero dei cromosomi presenti in una cellula costituisce il genoma, caratteristico per ogni specie.
La molecola del DNA, è una doppia elica, avvolta a formare una specie di scala a chiocciola, la quale va incontro a “svolgimento” ed apertura quando i cromosomi sono pronti per la duplicazione; è proprio la molecola nella sua fase di replicazione, che viene identificata con il simbolo arietino: le due parti che la costituiscono, si stanno separando e su ciascuna si formerà la copia speculare, per cui alla fine, avremo il raddoppio della molecola stessa, trasmessa dalla cellula- madre alle due cellule-figlie, di nuova formazione.
Il DNA è quindi l’origine della vita, l’inizio di una nuova vita, in perfetto simbolismo con il segno dell’ariete, il primo dello zodiaco, che rappresenta, quindi, l’inizio, l’impulso, lo slancio, l’aprirsi all’esistenza. Il pianeta marte, governatore del segno, è il simbolo dell’iniziativa dello slancio e quindi della virilità e dell’azione.
La maggior parte delle molecole degli anticorpi ha anch’essa forma di ipsilon: essi rappresentano le difese specifiche dell’organismo, quelle che entrano in gioco dopo che l’organismo ha cercato di distruggere i microbi patogeni attraverso le difese aspecifiche (macrofagi) ma non c’è riuscito. Essi vengono prodotti dalle plasmacellule a livello dei linfonodi.
Vediamo ora di capire perché il Dna e gli anticorpi trovano la propria collocazione astrologica nel segno dell’ariete.
Cominciamo proprio con le simbologie principali del segno: l’inizio, il risveglio alla vita, l’energia allo stato puro, la capacità di penetrare, di affermarsi e anche, ovviamente, di difendersi. Non dimentichiamoci mai che le caratteristiche di un segno, che siano razionali, emotive, affettive, psicologiche, dinamiche o anatomiche non sono altro che la somma delle simbologie dei suoi governatori. In questo caso noi troviamo: Marte, Plutone e Sole (esaltato nel segno). Ora, se analizziamo questi pianeti e le loro simbologie fisico-anatomiche scopriremo che: Marte è il sangue, il pene, i muscoli e le difese immunitarie. Plutone, è la rappresentazione zodiacale della forza della vita, del potere creativo; non è certo un caso che gli sia stato attribuito l’apparato genitale ed in particolar modo i testicoli, i ricettacoli del seme. Ed il sole, relativo alla vita che scorre, alla luce, al calore, e rappresentativo quindi del cuore, l’organo “principe” del corpo umano.
L’ariete non solo è un segno cardinale, per cui corrispondente al periodo in cui inizia una stagione, nel suo caso la primavera, (cioè quando la natura si risveglia, dove l’eterno ciclo ricomincia un’altra volta da capo) ma è anche il segno maschile per eccellenza. Sappiamo bene che per maschile, astrologicamente parlando, non si intende solo l’appartenenza ad un dato sesso, ma, soprattutto, una modalità d’azione: razionalità, forza, vitalità, coraggio, energia, dinamismo, creatività, capacità di affermazione e reazione sono da considerarsi maschili.
Facciamo ora questa semplice operazione:
Marte-pene + Plutone-testicoli = Sole-la fonte della vita
Ed ecco lo schema della replicazione del DNA, così incredibilmente ben rappresentato dal glifo dell’ariete. Come è possibile chiederete voi: semplice, il dna è stato scoperto 50 anni fa, il glifo dell’ariete ha circa 5.500 anni. Ma andiamo ancora più in là: avete presente il caduceo, il glifo che rappresenta la medicina, e, di conseguenza, è divenuto il simbolo della federazione dell’ordine dei medici? Esso è uno dei simboli più antichi della storia dell’umanità, ed è comune a parecchie civiltà. Senza addentrarci più di tanto nella sua storia, sappiamo comunque che rappresentava le correnti vitali che scorrono nel corpo umano e anche la capacità di riequilibrarle nel caso di malattie. Non trovate che sia identico allo schema del Dna?