Avevamo lasciato il nostro Bagatto sotto la protezione delle Stelle, ed ora, rinfrancato e rassicurato si appresta a compiere l’ultimo tratto del viaggio, ma dovrà affrontare la prova estrema prima di conquistare la luce del Sole che lo rischiarerà dentro e fuori. Si trova di fronte all’ultimo vero ostacolo, superato il quale il suo cammino sarà, d’ora in avanti, sempre e solo in ascesa.
La Luna è il simbolo del femminile e del passivo; l’astro della notte è complementare all’astro del giorno, e viene spesso indicata come sua sorella o sposa. La tradizione esoterica la assimila alle acque, che essa governa con il suo magnetismo, provocando le maree, similmente ai due livelli che si manifestano nell’individuo, la parte solare, luminosa, esteriore e la parte lunare, invisibile, illusoria, ma reale, sconosciuta e molteplice.
Pur non godendo della “chiara” luce solare, essa è da sempre la grande regolatrice dei cicli terrestri, tanto che quasi tutti i calendari sono basati sulle sue fasi.
E il Bagatto qui è un “Cercatore senza Luce” illuminato da una luce ri-flessa che non fornisce una guida sicura e certa. Non è l’Eremita che si muove illuminando la strada con la Lampada della Conoscenza e saggiando il terreno con il bastone, qui il nostro Bagatto è solo con se stesso, ma corre il rischio di interpretare come vera quella “mezza Luce” che viene concessa al profano prima del termine del Rito d’Iniziazione, ma che conferisce solo una conoscenza parziale ed imperfetta.
A questo punto il nostro Iniziato non può più rinviare l’incontro con la parte oscura di se stesso, solo a fronte di una profonda conoscenza dei suoi meccanismi interiori ed esteriori, potrà mettere in atto la sua Grande Opera Alchemica, senza ombre e pregiudizi.
L’iniziato cammina nella notte illuminata dall’astro notturno. Intorno a lui non vi sono più le tenebre complete; ma questo chiarore strano rappresenta un momento di indecisione.
Il simbolismo di questa carta è molto intenso e strutturato.
La luna è rappresentata nella sua fase di luna piena, quando, percorso metà del ciclo, si trova opposta al sole, con il quale ora può colloquiare con pari dignità.
In astrologia i pianeti in opposizione sono quelli che hanno maggiore possibilità di risolvere i conflitti reciproci.
È rappresentata da una donna con un volto solenne, sereno e di profilo, che non mostra l’altra parte del viso.
Sul terreno vi sono due cani, uno bianco ed uno nero: le nostre passioni, palesi e nascoste, riconosciute e sconosciute.
Il sentiero è delimitato da due torri: i nostri pregiudizi, le nostre certezze, le nostre convinzioni, i nostri alibi.
Cosa ci sarà al di là? Dove conduce il sentiero? Ci sarà luce anche oltre le due torri?
Siamo in un momento molto critico. Superate le prove del Diavolo e della Torre ci eravamo un po’ consolati con le Stelle, ma ora ci attende il supremo gesto di rinuncia e di coraggio insieme.
La luce è di per sé ingannevole, è diffusa ma confonde il paesaggio in vaste zone d’ombra che ancora una volta simboleggiano l’illusione che potrebbe forzare il Bagatto a sopravvalutare i suoi poteri mettendolo in uno stato d’inferiorità.
Si tratta di un passaggio tanto pericoloso quanto imprevisto, mimetizzato nell’ambiguità della luce incolore che la Luna emana.
Se nell’impatto con le tentazioni, nell’impeto di scardinare i pregiudizi, le sue verità si rivelassero delle illusioni, il Bagatto sarebbe costretto a retrocedere, come un gambero, in direzione della pozza di acqua putrida che simboleggia la pazzia nella quale il vinto è condannato ad affogare.
La vita, la realtà non sono più le stesse: tutto viene coperto dal velo dell’illusione. L’Iniziato si sente destabilizzato e non ha più parametri di riferimento: la strada che sta percorrendo gli appare all’improvviso come un mondo sconosciuto, troppo diverso da ciò che credeva di avere compreso.
Nell’acqua stagnante, illuminato dalla luce eterea, vi è un grosso Granchio, che provvede alla pulizia della palude, eliminando tutto ciò che è corrotto. Ma la sua principale caratteristica è procedere all’indietro, perché la sua sfera di azione non è l’avvenire, da cui fugge, ma il passato; cammina lateralmente e si nasconde con grande facilità.
Ma siamo o non siamo finalmente fuori dalle tenebre?
Questa luce può nascondere la verità, o meglio può farla apparire diversa.
Siamo di fronte al nostro lato femminile ed istintivo, che spesso ci obbliga a seguire strade tortuose e poco illuminate, ma se importante è la meta, dobbiamo conoscerlo a fondo ed affidarci: essa è la parte riflessa della vita esteriore.
Questa necessaria quanto obbligata pausa di riflessione alla quale è fortemente costretto è molto utile per l’Iniziato: gli permetterà di meditare su quanto operato fino ad ora, sulle motivazioni della sua vita, sulle paure che non ha ancora elaborato e sull’effettivo valore della fiducia che ha intenzione di riporre nella vita e in se stesso. Questa tappa gli permetterà di conquistare una visione critica che lo aiuterà nel proseguo del cammino, facendogli capire come comportarsi con gli altri rispettandoli e rispettando se stesso, distinguendo amici da nemici, migliorando il proprio modo di essere.
In questa tappa il nostro Iniziato accetterà la parte di sé sconosciuta e forse fino a questo momento rifiutata, perché considerata la più debole; imparerà ad apprezzarne la sensibilità, la sfumatura di percezioni che saprà donargli, l’emotività che gli permetterà di cogliere le tonalità più sottili dell’esistenza, della sua e di quella degli altri. Imparerà a considerare questo lato “oscuro” anche negli altri, sarà capace di stare con se stesso e non avere più paura. Diventerà finalmente forte, temprato proprio dalla luce argentea della Luna.
Corrispondenza lettera ebraica
ZADI o TSADI o TSADE’ (ha la forma di una falce) - (valore numerico = 90)
Funzioni: Tagliare (verbo transitivo), Fendere, Affettare, Sezionare, Falciare, Recidere, Separare, Dividere, Spezzare, Rompere, Troncare, Interrompere, Impedire, Abbattere.
Essa è una lettera che proviene dagli antichissimi utensili antidiluviani per tagliare; anche il geroglifico egiziano raffigura un’accetta od un’ascia.
In Babilonia rappresentava la costellazione “Scimitarra” ed uno strumento di guerra taglientissimo.
La Forma che Taglia o Recide: esempio il Coltello, la Falce.
Questa lettera come immagine simbolica significa il “traguardo da tagliare” il fine al quale tendere.
Essa è il segno finale che si rapporta a tutte le idee di scissione, divisione, di termine, di scopo, di finalità, di soluzione alla divisione.
ZADI o TSADE’ Finale - (valore numerico = 900)
Funzioni: Separare, mettere da parte per uso sacro.
La lettera ZADIK rappresenta giustizia e umiltà.
La vera giustizia esiste solo in Dio ed è Sua parte integrante. Il termine ZADIK (giusto) è anche usato per definire l'uomo che emula la giustizia di Dio, conducendo una vita intrisa di integrità e verità. Non tutti i tzaddikim (i giusti) sono sempre giusti. Quando Abramo perorò con Dio per salvare Sodoma grazie ai giusti che in essa vivevano, la parola è scritta ZADIKIM (giusti), senza la seconda YOD. Questo indica che i giusti che vivevano in Sodoma non erano giusti in assoluto, ma solo confrontati con la popolazione locale.
Ora esaminiamo l’Arcano alla luce dei numeri.
È formato dall’Uno e dall’Otto: possedendo quindi le qualità dell’Uno per quanto riguarda la coscienza di volere prendere in mano la propria vita, ma la fermezza e rigidità dell’Otto che ricorda che bisogna attenersi alle regole già stabilite per il vivere comune, con rigore ed equilibrio, rispetto e umiltà. La Luna è un vero e proprio ago della bilancia dell’elemento cosmico.
Scomponiamolo ora in 1 + 17: avremo il Bagatto che sapendo comunque di essere protetto dalle Stelle, troverà il coraggio di attraversare questo passaggio non del tutto rassicurante, forse irto di pericoli nascosti, passaggio però che è obbligato a fare, se vorrà poi incontrare la Luce del Sole.
Viceversa le Stelle favoriscono e soccorrono tutti coloro che iniziano il cammino della conoscenza.
L’incontro della Papessa con la Torre (2 + 16) è ben rappresentato dalla Luna: oltre il velo del Tempio della Conoscenza il Bagatto sa per certo che crolleranno, e dovranno necessariamente crollare, le sue certezze effimere. È il prezzo da pagare per raggiungere la vera saggezza. Ma la Papessa lo aiuterà anche a comprendere quale ostacolo infrangere per proseguire nel cammino.
L’Imperatrice e il Diavolo (3 + 15) ci suggeriscono che l’energia che può darci il Diavolo deve assolutamente essere bene incanalata, altrimenti potrebbe distruggere tutta la creatività dell’Imperatrice. Ma ci suggeriscono anche che la presenza dell’Imperatrice potrà mitigare le presunzioni del Diavolo
Scomponiamolo ora nell’Imperatore e nella Temperanza (4 + 14). I quattro elementi sono comunque a disposizione dell’individuo, che con pazienza e costanza deve credere in essi ed essere capace di compiere la giusta metamorfosi per il futuro della sua vita. Anche se la luce irradiata dalla Luna potrebbe confonderlo, dovrà fidarsi della sua capacità di interagire con il suo cuore. Il Tempo (Temperanza) permetterà al Bagatto di “manipolare” in modo giusto i quattro elementi che ha davanti a sé.
Il Papa e la Morte (5 + 13) ci suggeriscono che la fede, la capacità di discernere gli insegnamenti, di ascoltarli per la nostra rinascita, per affrontare le continue piccole morti terrene che ci conducono verso la Luce, ci saranno di aiuto anche in un ambiente così poco rasserenante quale quello del paesaggio ritratto nella Luna. Ma saranno le nostre convinzioni, la nostra quintessenza a farci superare l’ostacolo. L’inverso invece ci conferma che la capacità di morire alle esperienze inutili ed infruttuose ci aprirà ad un colloquio superiore.
Cosa ci suggerisce invece l’incontro dell’Innamorato con l’Appeso? (6 + 12)
Ci incita a scegliere a lasciare dietro di sé tutti i dubbi e le false credenze materiali, solo libero da questi impedimenti saprà affrontare il cammino sconosciuto che la Luna gli presenta come ultima sfida prima di “rivedere la luce del Sole”. Se saprà inoltrarsi nel cammino, oltrepassare le torri e non curarsi dei cani, non rischierà di tornare indietro e troverà effettivamente la sua vera via. L’esame dettagliato delle proprie capacità e convinzioni gli permetterà di individuare ciò che non gli serve per il viaggio di conoscenza che vuole finalmente intraprendere per rinascere.
Poi abbiamo il Carro e la Forza (7 + 11): il Carro ci aiuterà a continuare nel viaggio iniziato con tanta energia e la Forza ci soccorrerà quando ci troveremo davanti ai veri ostacoli nascosti, quelli del nostro inconscio, che obbligatoriamente ora dovremo affrontare, una volta per tutte, senza lasciare scorie dentro la nostra anima. L’atmosfera creata dalla Luna, così ricca di fascino, così attraente è simile agli alibi che ci “fabbrichiamo” nel corso della nostra vita, per sedurre e lasciarci sedurre dagli altri: ma ora è senza più scampo che dobbiamo affrontarli e privarli di significato.
La Giustizia e la Ruota (8 + 10): la Luna contribuisce all’equilibrio del cosmo in modo determinante con la sua presenza, altrettanto necessaria quanto quella del Sole. È la parte oscura di ciascuno di noi, quella che ha bisogno di regole esterne per vivere quando entra in conflitto con le proprie istanze, essa può imprimere alla Ruota il giusto andamento, operando sulla manovella, per far sì che la nostra vita abbia uno scorrere più equilibrato.
Ma il 18 è anche un 9 al quadrato: la lanterna dell’Eremita, ci aiuta e ci spaventa, ci fa vedere il cammino, ma anche le insidie che possiamo incontrare; la luce della Luna è ambigua anch’essa, ci illumina fino ad un certo punto, lasciando intravedere il molto oltre. Illumina il nostro inconscio, che è spesso un meccanismo perverso, un silenzio pieno di nulla, ma capace di creare barriere invisibili e spesso invalicabili. L’Eremita dovrà affrontare con tutto se stesso l’enigma della Sfinge per oltrepassare le porte del Tempio e inondarsi di Luce eterna.
Significato: indica le cose nascoste, gli ostacoli, i momenti di difficoltà, amicizie femminili negative. Il nostro inconscio ancora non elaborato, le nostre paure, le incertezze e gli alibi.
Illusioni della materialità, rischio di retrocessione per paura e poco coraggio. Rappresenta il sacrificio per l’elevazione, l’ultima prova prima della Luce.
Viceversa: percorsi errati, scelte sbagliate, crolli, destabilizzazione, depressione.