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ASTROLOGIA MEDICA - IL SIMBOLISMO ANATOMICO DEL LEONE

a cura di Daniela Di Gilio
 
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Il glifo del segno del leone rappresenta la coda dell’animale e richiama la lettera lambda dell’alfabeto greco che corrisponde alla lettera L, iniziale del latino leo; inoltre, ricorda una particolare struttura anatomica presente nel cuore: l’apparato di conduzione o pace-maker (segna passi) naturale dell’organo. La funzione del cuore è quella di pompare il sangue ossigenato nelle arterie per farlo arrivare a tutti i distretti dell’organismo: il sangue ricco di anidride carbonica ritorna dai tessuti all’organo cardiaco attraverso il sistema venoso e da qui va ai polmoni per essere purificato; dai polmoni, il sangue torna al cuore e ricomincia il ciclo.

 

Il cuore si trova, quindi, in posizione centrale rispetto agli altri organi e data la sua importanza vitale, ha bisogno di una struttura che gli permetta di battere autonomamente, facendo contrarre la sua muscolatura (miocardio). Tale struttura è rappresentata dal pace-maker naturale da cui origina l’impulso nervoso che fa contrarre il miocardio; quando, per motivi diversi, il sistema elettrico naturale del cuore non funziona al meglio è necessario inserire un pace-maker artificiale, formato da un circuito elettronico e da un generatore capace di modificare la frequenza cardiaca; poiché il compito del cuore consiste nel pompare il sangue nei vasi arteriosi, il segno del leone è, anatomicamente associato anche alla pressione arteriosa.

 

Un'altra importante struttura anatomica correlata al segno del leone, è la colonna vertebrale (rachide), asse portante del corpo; essa è formata da diversi elementi ossei, le vertebre (32-35), che delimitano il canale vertebrale. Questo a sua volta, racchiude il midollo spinale (collegato al segno dell’aquario), dal quale emergono i 31 nervi spinali.

 Il rachide rappresenta il sostegno del nostro organismo e permette, insieme ai muscoli, il movimento ed il mantenimento della posizione eretta; esso viene suddiviso in 5 regioni: cervicale, toracica (dorsale), lombare, sacrale e coccigea.

 

Il governatore del segno del leone è il sole, che è il centro vitale energetico del nostro sistema planetario; il luminare è fonte di luce e di calore e senza di esso non sarebbe possibile la vita, così come non ci sarebbe l’esistenza dell’organismo senza il suo centro propulsore, vale a dire il cuore.

Il sole è il simbolo della creazione e di conseguenza il segno del leone diventa il simbolo della nascita, del “venire alla luce”; con la nascita termina il periodo ovattato e protetto vissuto dal feto nel grembo materno ed inizia il cammino del bambino, provvisto di un “io” autonomo ed indipendente. L’individuo si presenta al mondo come un essere dotato di una propria personalità, di una sua volontà, di un progetto di vita che chiede di essere espresso.

 

Il  segno del leone, in quanto domicilio del sole, fonte di energia luminosa, è collegato anche alla funzione della vista: il sole (nel tema natale) è messo in relazione all’occhio destro nel maschio e a quello sinistro nella femmina.

 

L’alternarsi della luce e del buio (ciclo circadiano), inoltre, influisce su numerose funzioni fisiologiche, tra cui l’attività delle gonadi (ovaio e testicolo): il sole, quindi, agisce anche sulla libido, cioè sul desiderio sessuale, in quanto la luce inibisce la produzione della melatonina, un ormone secreto dalla ghiandola pineale o epifisi (struttura endocrina situata alla base del cervello). Tale sostanza ha lo scopo di reprimere la produzione degli ormoni sessuali, quindi l’azione della luce sulla ghiandola pineale ha come ricaduta, la stimolazione del desiderio sessuale.

 

Abbiamo visto che il sole, a livello fisico rappresenta fondamentalmente il cuore dell’uomo; a livello spirituale esso corrisponde al cuore dell’Universo: il sole sviluppa quindi la vitalità, la generosità, l’amore, la disponibilità che dall’individuo si irradiano nei confronti degli altri; quando ciò non avviene per volontà dell’individuo stesso, abbiamo gli aspetti negativi associati al sole, che sono: un eccessivo attaccamento ai beni materiali, l’egocentrismo ed uno spreco di energie che possono dare disturbi anche a livello fisico.

 

Il sole come centro dell’Universo, inoltre rappresenta il mito universale che narra di un dio che muore e risorge ed attraverso il quale viene rigenerato il mondo intero: esso è presente in molte culture pagane (greca, egizia, persiana etc) e naturalmente in quella cristiana nella figura del Cristo. Lo psichiatra e psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung, descrive questo mito come un archetipo presente nella psiche umana e nell’inconscio collettivo; quest’ultimo, secondo lo studioso, corrisponde a Dio.

La figura del mito di un dio solare, di un Salvatore dell’umanità, secondo Jung, è presente in tutti gli uomini di tutti i tempi e tende, quindi, a  manifestarsi in tutte le culture come espressione del divino. Questa spiegazione di Jung concilia, quindi, la presenza dei miti pagani antecedenti al Cristo, con la possibilità che Gesù di Nazareth, sia stato un’incarnazione terrena ed umana del mito in questione, in un periodo storico in cui fortissima era l’attesa di un messia.

 

Il fuoco solare è il simbolo della creatività: in quanto portatore di un progetto unico e irripetibile, l’individuo plasma la sua vita e da forma alle sue ambizioni ed aspirazioni per cui crea e ri-crea delle situazioni, in un incessante processo di riproduzione ciclica dell’esistenza, sia attraverso l’espressione di sé come soggetto originale, sia attraverso la produzione di opere, sia attraverso la riproduzione sessuale, questo è il significato basilare del segno del leone.




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