La campagna elettorale del 2008 non ha brillato per novità significative in ambito iconografico e simbolico.
Gli emblemi dei partiti maggiori sono piuttosto poveri di idee grafiche, quasi a significare un voluto distacco da vecchie ideologie e simboli datati.
Sono lontani ormai i tempi in cui l’effigie di Garibaldi, la falce e il martello e lo scudo dei crociati si fronteggiavano in grandi alleanze richiamando masse di elettori alle urne.
Nell’attuale fase storica la crisi delle ideologie si manifesta anche come assenza di simboli rilevanti negli emblemi maggiormente rappresentativi.
L’arcobaleno come emblema della Sinistra, anche se non è una novità assoluta, è forse una delle poche presenze allegoriche di interesse simbologico.
Ricordo che un arco di vari colori era già apparso nel vecchio logo della coalizione di centro-sinistra (L’Unione) che aveva portato Prodi a formare il suo governo, e che ormai è solo un ricordo.
L’interesse dello studioso di simboli si rivolge alle somiglianze ed alle differenze fra le due immagini.
In primo luogo si noti che il completo arcobaleno, con sette colori diversi, appare soltanto nel logo attuale, mentre l’Unione mostrava soltanto cinque colori in un arco che sembrava più una stilizzazione di circa tre quarti dell’arco parlamentare.
E’ evidente che la Sinistra del 2008 non ambisce a tale estensione nel Parlamento, ma piuttosto tende a caratterizzarsi, e non solo inconsciamente, in modo più politicamente marcato.
Tale nettezza di collocazione è peraltro evidente anche nella parola “Sinistra” riportata in alto, così come nel colore rosso della scritta.
Ma il colore rosso appare anche evidenziato nello specifico arcobaleno del logo, essendo presente nella striscia più in alto e più lunga delle altre sei.
La fisica insegna che l’arcobaleno è un fenomeno di diffrazione della luce bianca solare che, in particolari condizioni atmosferiche, appare distinta nelle sue componenti cromatiche. Così, quando un raggio di sole colpisce le goccioline d’acqua, la luce bianca si scompone come quando attraversa un prisma di cristallo e si distinguono i sette colori dell’iride, mentre altre radiazioni rimangono invisibili all’occhio umano.
Ciascuna radiazione dello spettro ha una particolare lunghezza d’onda, così che ogni colore corrisponde ad una determinata frequenza: per esempio il viola possiede un’alta frequenza e quindi una elevata energia, mentre il rosso, che si trova all’estremità opposta, ha bassa frequenza e di conseguenza minor energia.
Sembra che per sopperire a questa scarsità energetica della vibrazione rossa, nel logo della Sinistra si sia aumentata l’estensione della striscia di tale colore, mentre al contempo appaiono ridotte progressivamente le lunghezze delle strisce degli altri colori dell’iride.
Ciò è anche in sintonia con la simbologia politica del rosso e la collocazione politica della Sinistra, non equivocabile né nel colore né nel nome del partito in oggetto.
E’ stato aggiunto, infine, anche verbalmente, il richiamo all’arcobaleno, quale insieme coeso di componenti pur diverse fra loro. In effetti, la Sinistra è recentemente nata come coalizione politica dall’alleanza di quattro partiti che si sono così fusi, anche per superare i severi sbarramenti del vigente sistema elettorale. Ecco perché alla tradizionale bandiera rossa dei partiti derivati dalla diaspora comunista si associano altri colori, come simbolo di altri gruppi politici di origini diverse e costituiti soprattutto dalla componente ambientalista e da quella pacifista.
Quali sono allora gli attuali colori della sinistra? Non più solo il rosso, che anche politicamente sembra vivere un momento di debolezza, così come la bassa frequenza di questo colore esprime minima energia nello spettro visibile. Altri colori ormai accompagnano il tradizionale rosso in una bandiera arcobaleno che richiama, immagino non casualmente, l’emblema della pace che ebbe un certo successo popolare solo alcuni anni fa, in occasione del conflitto irakeno.
Dal punto di vista mitologico, il simbolo dell’arcobaleno è un attributo della Dea Iride, messaggera degli Dei dell’Olimpo, figlia di Taumante e della ninfa Elettra. Anche nell’Antico Testamento troviamo riferimenti all’arcobaleno come messaggio divino e particolarmente di pace e di alleanza con gli uomini.
Il simbolo dell’arcobaleno è pertanto un emblema universalmente riconosciuto come positivo e di buon augurio che richiama a livello profondo i concetti di pace e di alleanza.