Mercurio è un pianeta velocissimo, che a volte resta in un segno solo un paio di settimane, mediamente meno di un mese, per cui i suoi transiti non sono considerati particolarmente incisivi. Capita però che, visto dalla terra, sembri fermarsi e poi tornare indietro sull’eclittica, formando i suoi “anelli di sosta” e rimanendo quindi in un segno per tempi assai più lunghi. E’ il caso del suo imminente passaggio in Toro, che inizierà il 9 aprile e terminerà definitivamente solo il 14 giugno, pur “sconfinando” in Gemelli nelle prime due settimane di maggio.
Questi suoi occasionali stazionamenti, e soprattutto le sue retrogradazioni, ci hanno abituato a non sottovalutarne il significato e l’importanza, e in fondo anche il mito di Mercurio, al pari del doppio domicilio astrologico, ce lo presenta in una veste complessa.
Sappiamo che Mercurio nacque da una delle tante relazioni adultere di Giove e che fu un bimbo particolarmente vispo e precoce. Anzi, già da neonato si permise di rubare le giovenche sacre del fratello maggiore Apollo, evitando poi la punizione con brillanti raggiri e menzogne spavaldamente innocenti, che divertirono Apollo e il papà Giove rendendoli fieri di questo bimbetto, nonostante tutto. Seppe persino mercanteggiare con Apollo, incantandolo prima con la musica della lira, appena inventata, e poi cedendogliela in cambio di una Verga d’Oro. Da Apollo ricevette anche il dono del vaticinio, la dignità di “psicopompo”, guida delle anime, e quella di messaggero degli Dei, grazie alla quale era l’unico a poter andare e venire dal regno degli Inferi. Giove invece gli regalò il cappello e i calzari alati, così che potesse essere ancor più veloce nei suoi uffici; non a caso, Mercurio fu poi spesso inviato da Giove presso gli uomini e gli altri Dei, per incombenze diplomatiche, comunicazioni, atti più o meno ufficiali e ambasciate varie… Il fratello Apollo, che guidava il carro di Helios, restò comunque e sempre il suo migliore amico; per questo, si diceva, l’orbita di Mercurio non si distanzia mai troppo da quella del Sole.
Mercurio dunque non è soltanto ladro o bugiardo, non è solo uno scaltro e opportunista mercante, una “simpatica canaglia” o un giocoso, eterno adolescente… E’ anche il tramite animico e intellettivo tra le profondità dell’inconscio e il piano della manifestazione, nonché tra questo e il piano trascendente. Il suo stesso glifo, con un cerchio sormontato dalle “ali” della mezza luna, e in basso la croce, lo descrive come intermediario tra alto e basso, tra uomo e Dio.
Analogamente, il Mercurio astrologico governatore dei Gemelli è rapido, leggero, curioso, superficiale ma astuto; mentre il Mercurio governatore della Vergine è analitico, razionale, scrupoloso, senz’altro più lento e pesante nelle espressioni ma anche più attento e coscienzioso.
In generale, la duttilità intellettiva e comunicativa di Mercurio lascia il posto a un’intelligenza più pragmatica, in tutti i segni di Terra. Questo transito di Mercurio in Toro sembra dunque enfatizzare i messaggi già suggeriti dallo spostamento dei pianeti più lenti negli altri segni di Terra: Saturno in Vergine e Plutone in Capricorno. Sono messaggi che invitano alla concretezza, alla sobrietà, al buonsenso, ad un rispetto più consapevole e responsabile verso la realtà “materiale”, sia in senso economico che ecologico.
Non a caso il Toro, segno fortemente legato alla natura, quadra l’Acquario, segno della scienza, della tecnologia, della “realtà virtuale”, della conquista dello spazio e insomma di tutto il progresso che tanto ci ha offerto e tanto ci ha tolto, facendoci dimenticare ciò che significa mantenere, preservare, salvaguardare la nostra terra e gli equilibri naturali, anche sul piano umano. Ma proprio per la quadratura all’Acquario sembra pure ricordarci che i valori collettivi – almeno in questo momento storico – non sono più archetipi ma ormai stereotipi, e non corrispondono più, non rappresentano più i valori individuali, tanto meno li tutelano; per cui è proprio l’individuo a poter rinnovare la società, ripulendosi dalle contraddizioni assorbite e ritrovando il senso e la dignità del proprio esistere. Mercurio in Toro non è fraintendibile, e in tal senso anche gli altri segni di Terra sono chiamati a sostenerne le espressioni. Non gli ideali fini a sé stessi, non le teorie spavalde o, viceversa, disincantate possono fungere da veicolo per il futuro; ma solo il comportamento pratico, coerente con le necessità del presente e “parsimonioso” in quanto capace di distinguere ciò che vale (Toro), ciò che serve (Vergine), ciò che dura (Capricorno), da ciò che è superfluo o persino controproducente.
Ovviamente saranno gli individui con Sole e/o Mercurio in segni di Terra a beneficiare maggiormente di questo transito, ma a loro volta avranno l’occasione, la capacità e – di questi tempi – anche il dovere di dare l’esempio e “comunicare” un messaggio di concretezza. Che infatti Mercurio in Toro abbia pure un significato economico è fuor di dubbio, e per contenere la crisi in corso, ridimensionarne gli esiti e favorire una “inversione di tendenza” è necessario smettere di comunicare, appunto, solo allarme e senso di disfatta.
Ecco perché anche gli altri segni saranno chiamati, direttamente e indirettamente, a dare il loro contributo.
I segni di Fuoco, ad esempio, dovrebbero offrire il carburante propositivo, affiancare il buonsenso con l’ottimismo e incoraggiare i sacrifici con la fiducia nei risultati. I nativi Ariete e Sagittario sono già pronti a farlo: i primi lavorando sul presente, i secondi sul futuro. I Leone invece dovranno lavorare prima su sé stessi, perché potrebbero sentirsi ancora troppo feriti ed avviliti per contribuire ad una ripresa che invece li riguarda “come tutti”, e li sprona a smettere di piangersi addosso.
Ai segni d’Aria spetta il compito di trasmettere le giuste motivazioni, affiancando alla pratica teorie evolutive e non solo “dietrologiche”. In tal senso tutti i nativi possono partecipare, nelle loro competenze e caratteristiche più spontanee: i Gemelli ritrovando leggerezza, mantenendo il pensiero elastico e il comportamento dinamico e aperto ai cambiamenti; i Bilancia ricordando a sé stessi e agli altri l’importanza delle relazioni umane paritarie, cioè rispettose, tolleranti e “interattive”. Solo gli Acquario si sentiranno un po’ mortificati dal richiamo alla concretezza di Mercurio, ma dovrebbero riuscire a trasferire sulla terra quella capacità di astrazione, lungimiranza e senso dell’opportunità che li rende ambasciatori del nuovo.
Ma a nutrire la Terra, ad annaffiarla per renderla fertile e nuovamente produttiva, ci penseranno i segni d’Acqua. Con la loro fantasia, con la loro creatività, con la loro capacità di emozionarsi ancora, nonostante tutto. Ai Cancro spetta il compito di recuperare il senso di “appartenenza” alla società, alla patria, all’umanità, difendendo i valori più tradizionali ma ancora vivi e vitali, affinché la globalizzazione torni ad essere un arricchimento e non solo un appiattimento intasato di contraddizioni; gli Scorpione potranno collaborare con Mercurio nel segno opposto con le loro doti strategiche, con la loro forza interiore e rigenerativa; mentre i Pesci dovranno raccogliere e diffondere le percezioni più sottili di questo tempo così cruciale e delicato, educando i propri simili al rispetto della metamorfosi interiore ed esteriore che richiede.
Questo transito di Mercurio si inserisce infatti nel pieno di una crisi che è innanzitutto di valori, toccando più volte ma velocemente il trigono a Plutone e Saturno, ma restando in quadratura a Giove e Nettuno durante la fase di stazionamento, quindi più a lungo (a fine aprile, e poi da metà maggio a metà giugno). In tale dissonanza, Giove rappresenta il lusso e lo spreco a cui purtroppo e fin troppo ci siamo abituati, contrapposto ai sacrifici e ai doverosi limiti di Saturno; ma rappresenta anche l’ottimismo e la fiducia, che con Nettuno si fa fede ed apertura ad una visione più evoluta e spirituale dell’esistenza, anche questi valori in crisi e da ritrovare.
Sembra proprio che il messaggio più importante di Mercurio, nel segno “fisso” del Toro, sia di fermarci a riflettere, smettere di correre verso un futuro sovrastimato nei suoi aspetti salvifici e smettere anche di ostacolarlo nei suoi aspetti evolutivi, resistendo al cambiamento solo per mantenere le comodità passate. Per buona parte di questo transito, il Sole sarà vicino a Mercurio, poi lo anticiperà nel suo domicilio in Gemelli, a rinsaldare l’amicizia tra Apollo, portatore di Luce, e quel mitologico bimbetto ormai maturo e responsabilizzato dai tempi, ma pur sempre amico della terra, e ambasciatore del cielo.