Ah, vanità femminile!
Anche da chi non ce lo aspetteremmo mai, da chi sembra non abbia paura del tempo che passa, ecco che zac!, un bel colpo di forbice e via, spariscono come d’incanto un paio d’anni. Poca roba, direte voi, confronto a certe ridicole signore siliconate e botulinate che di anni se ne tagliano dieci… Tant’è che un paio d’anni in meno fanno comodo a tutte, anche alla rocker italiana più famosa, anche a Gianna Nannini.
Eh si, perché, a scapito delle biografie ufficiali che la danno classe 1956, Gianna Nannini è ufficialmente nata a Siena il 14 giugno del 1954, alle ore 3,05. Contrada dell’Oca.
Ora che sappiamo il segno della cantante, possiamo aggiungere: ah, vanità gemellare! Ai condizionamenti zodiacali non si scappa…
Ma partiamo dall’inizio, dall’infanzia agiata, la famiglia possiede la pasticceria più nota di Siena, dal padre che cerca di trasmettere alla nostra la sua professione e non ne vuole sapere di una figlia cantante. A Gianna che si ribella, vuole fare musica, studia al Conservatorio pianoforte poi, un bel giorno, prende e parte per Milano a cercare fortuna nel mondo che la attira, e mettere in gioco il suo talento. E’ la metà degli anni ’70 e non c’è ancora la Milano da bere, ma la Milano all’avanguardia si, quella dei locali “off” sui navigli dove si crea il nuovo, si consumano litri di vino e si fa uso di droghe per eccitare i sensi. Gianna segue l’onda e costruisce la sua storia: studia canto e composizione, scrive musiche e parole, si esibisce in vari locali storici e si presenta alle case discografiche, che però la vogliono diversa da quella che è, non così dura e cruda. Dopo un paio di dischi d’esordio passati sotto silenzio, nel 1979 la Nannini finalmente trova chi le produce il provocatorio California, uno choc già dalla copertina, la Statua della Libertà con un vibratore in mano, per non parlare della canzone clou, America, un inno alla masturbazione. Il disco è il primo grande successo. Va in tour Germania, dove è subito amata dal pubblico. Il successo continua con Fotoromanza, Bello e impossibile, Profumo, passando per le Notti magiche del mondiali di calcio, fino all’ultimo bellissimo album, uscito nel marzo del 2009, GiannaDream.
“Il tempo? Per me è un eterno presente. L’unica cosa in cui sono cambiata è fisicamente.” Così sostiene a cinquant’anni spaccati. Così si esprime, così la guida, la sua natura Gemelli, da puer eternus, da eterno adolescente, fanciullo/a divino/a. Il Sole di Gianna Nannini è forte, deciso, duttile e vibrante, sorretto com’è da ottimi aspetti con Nettuno e Plutone che ne sottolineano anche il suo essere adatta a calcare le scene. L’Ascendente Toro, invece, rappresenta il forte radicamento della cantante al suo ambiente natale, Siena e la contrada dell’Oca, e le dona quella solida base di concretezza, operosità, coerenza di cui ha (avuto) bisogno per costruirsi la sua vita di artista. Inoltre, ricordiamo che il Toro è il segno del canto, nonché dell’immagine. Ai nati in Gemelli tale Ascendente fa cadere il Sole in 2° casa, quella corrispondente al Toro: si ripresenta il tema della sicurezza, del lavorare per costruirsi una carriera usando il talento musicale, mettendo in gioco un’immagine giovane e anticonformista. Nella stessa casa troviamo anche Giove, astro che simboleggia la parola, la voce, e il denaro, in aspetto di trigono a Saturno in 6° casa (il lavoro). Il significato è lampante: lavoro, guadagni e popolarità attraverso l’uso del proprio talento vocale, e anche fruttuosa attività di comunicazione. Tale aspetto, inoltre, fa di lei una vera professionista della musica a tutto tondo: conosce molto bene il suo mestiere e l’uso della voce, suona diversi strumenti, ha studiato pianoforte al conservatorio, scrive testi e compone le musiche di tutte le canzoni. Inoltre, come tutti i Gemelli che si rispettino, la Nannini sia che canti canzoni dissacranti che teneramente struggenti, ha sempre il sorriso sulle labbra, un guizzo ironico e divertito nello sguardo.
Giove in Cancro regala a Gianna Nannini una voce calda e dalle forti sfumature emotive, alla quale l’opposizione tra Giove e Marte in Capricorno aggiunge le tonalità roche e provocatorie; infine, il trigono Giove-Saturno segnala lo studio e l’applicazione della cantante nell’uso dello strumento vocale.
Mercurio, astro-guida dei Gemelli, in Cancro e 3° casa congiunto a Urano, è un altro punto forte del tema della musicista e indica l’ottimo rapporto che riesce ad instaurare col pubblico, e con i giovani. Quando è sul palco Gianna Nannini sa come connettersi con chi l’ascolta, sente, percepisce le atmosfere intorno a sé, sa istintivamente come risvegliare interesse tramite lo sguardo, il sorriso, i movimenti del corpo. Fuori dalle scene, però, è una persona schiva che non concede quasi mai interviste né si mette in mostra e si fa la sua vita in libertà.
“L’emozione è il mio filo di Arianna”. Sicuramente l’emozione è il filo conduttore dei suoi concerti. A far entrare la cantante in contatto col mondo, e a farle creare quel rapporto emotivo, forte, viscerale, col pubblico come riesce solo lei, oltre ai pianeti in 3° casa di cui abbiamo detto, ci pensa soprattutto la Luna, in Scorpione, sfolgorante sulla cuspide della VIIa casa.
L’astro della notte e delle emozioni è nel segno d’Acqua più trasgressivo, sensuale ed emotivamente profondo dello Zodiaco e segnala l’impatto forte, che prende l’anima, cattura i sensi, sveglia emozioni primordiali, che la Nannini produce in chi l’ascolta, e genera una sorta di incantamento collettivo. Come facevano gli antichi “maghi cantori”, quei personaggi capaci di far vibrare il sottile filo, o la corda sonora, tramite che collega cielo e terra, uomini e dei.
La Luna di Gianna è provocatoria, sfrontata, sperimentalista, sessualmente ambigua (lei dichiara di non avere preferenze sessuali, di avere avuto rapporti con uomini e donne indistintamente e di stare bene così) e forma due splendidi aspetti di trigono a Venere e Urano in Cancro, che svelano un lato morbido e dolce della donna-artista, ci parlano della sua natura sognante e della notevole sensibilità, fattori che la guidano dall’interno nelle cose della vita, dalla scrittura di testi e musiche alle relazioni col mondo.
“Io ho sempre un solo sogno, un grande desiderio: il trionfo di amore”. Venere in Cancro è inequivocabile, la fa parlare ed esprimere un profondo bisogno d’amore. Ma l’aspetto di quadratura a Nettuno la vela di malinconia, di nostalgia per qualcosa che non è accaduto, di un amore non vissuto, e la spinge a suonare tutti i giorni la Patetica di Beethoven, il suo mantra personale, altrimenti sta male.
Si crea così una sorta di intrigante idiosincrasia tra l’aspetto androgino (Gemelli), la crudezza maschia dei modi (quel Marte in Capricorno così “hard”), la voce profonda, e certe canzoni dalle liriche dolci, ma mai sdolcinate, e dai toni malinconici (pensiamo a Suicidio d’amore) e struggenti (Venere e Mercurio in Cancro).
Insomma, la Nannini artista e cantante, da vera Gemelli, ha due anime: quella hard rock, da America a Scandalo per intenderci, trascinante e irriverente, contestataria, che apre squarci nel conformismo dilagante, e quella amorosa, sensuale, emotiva e ricca di suggestioni oniriche, di certe canzoni più recenti come Meravigliosa creatura, che culminano nel suo recente GiannaDream.