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IL NODO NORD IN CAPRICORNO, TRA PASSATO E FUTURO

a cura di Sandra Zagatti
 

I Nodi lunari (Nord e Sud) sono i due punti, opposti tra loro, in cui il percorso della luna intorno alla terra interseca quello della terra intorno al sole: da un punto di vista astrologico, cioè geocentrico, sono dunque i punti di contatto tra l’orbita apparente del sole (eclittica) e l’orbita lunare. Il loro movimento medio è retrogrado e relativamente lento: per percorrere l’intero Zodiaco impiegano infatti circa 19 anni; un anno e mezzo in ogni segno.

Come per i pianeti più lenti, questo passaggio da un segno all’altro viene considerato un evento molto significativo; poiché tuttavia i Nodi non sono corpi fisici ma punti sensibili, riuscire a cogliere cosa cambia con il loro cambiamento di segno non è sempre facile e tanto meno ovvio, pur rappresentando una necessaria pausa di riflessione all’interno del viaggio zodiacale. Procedere “a ritroso” rispetto al corso ordinario dei pianeti sembra infatti caratterizzare un percorso meno visibile all’esterno, meno legato agli eventi ma significativo a livello interiore, di trasformazioni culturali e soprattutto di evoluzione spirituale. E’ una specie di rivisitazione, laddove i Nodi ripercorrono i gradi dell’esperienza individuale e collettiva, forse per comprenderne le motivazioni e rappresentare in tal modo il tragitto che compie la coscienza nella loro elaborazione ed integrazione.

 

Ho detto che i Nodi sono punti sensibili perché, a differenza di pianeti, non hanno una realtà materiale ma solo geometrica. La loro valenza simbolica non è comunque da meno, visto che riescono a generare il fenomeno delle eclissi, cioè l’oscuramento dei Luminari quando ne ospitano la congiunzione (Novilunio) o l’opposizione (Plenilunio). Ma in che senso sono “sensibili”, e a cosa? Evidentemente al rapporto tra luce ed ombra, di cui evidenziano e governano da sempre l’ineluttabile mistero, direzionandolo sulla strada della coscienza passo dopo passo, attraverso il confronto e le verifiche rappresentate dalle posizioni che assumono nel cielo collettivo e personale. E’ proprio per questo che i Nodi sono considerati protagonisti dell’astrologia esoterica ed evolutiva, in particolare dall’astrologia karmica. Se infatti il Sole rappresenta la fonte di vita e le aspirazioni più elevate dell’uomo, se la Luna rappresenta il radicamento alla vita stessa nonché i legami e i bisogni umani più intimi, ciò che accade quando i Luminari si oscurano è di importanza essenziale, perché rappresenta comunque una “domanda”: sui desideri e sulle necessità, appunto, e dunque sul loro motivo d’essere.

I Nodi dunque “vengono al pettine” di segno in segno, evidenziando nel loro ciclico movimento assiale le polarità intrinseche della vita e l’urgenza evolutiva di integrarle in un unico insegnamento: il Nodo Sud indica il passato, le strade già percorse e da comprendere, per poterle superare; il Nodo Nord il futuro, le vie ignote e forse persino in salita ma che appartengono al nostro destino come richiesta e possibilità di crescita e miglioramento, esteriore ed interiore. Questo sempre, ma ogni volta con un segnale specifico e relativo al presente, all’oggi, al “qui ed ora”, che ci chiama a risolvere qualcosa di noi in un arco di tempo necessario ma anche sufficiente per rispondere; se vogliamo.

 

Il prossimo 27 luglio il Nodo Nord entra nel segno del Capricorno, dove rimarrà sino a metà febbraio 2011. Il “pettine” sembra dunque rappresentato da Saturno, governatore del segno, e forse anche da Plutone che nello stesso segno è appena entrato. Che significa?

Facciamo un passo indietro. Il passaggio del Nodo Nord in Acquario è stato particolarmente importante nell’ultimo anno, perché ha incrociato l’orbita di Giove, Nettuno, Chirone, amplificandone la valenza evolutiva e spirituale proprio mentre Saturno e Plutone entravano nei segni di Terra della Vergine e del Capricorno. Potevano sembrare segnali contraddittori, eppure… la crisi economica ci ha costretto a renderci conto della nostra precarietà: “improvvisamente” ci siamo accorti che le nostre sicurezze materiali, il nostro stile di vita consumistico e spavaldo, i nostri valori oggettivi e tangibili non sono né eterni né particolarmente solidi. Questo ci ha destabilizzato e confuso, e a tutt’oggi non si può dire che abbiamo fatto molto di più, oltre a resistere e a tentare di salvaguardare, ripristinare e tenerci strette le nostre antiche abitudini, mentali e comportamentali. Quel “poco di più” lo dobbiamo ai pianeti in Acquario, e al suggerimento del Nodo Nord che, intercettandoli, ha appunto sottolineato l’urgenza di modificare la nostra scala di valori, affidandoci ad altre rassicurazioni, comprendendo che ciò che dura, ciò che vale e che conta davvero, forse non è solo il conto in banca, il Suv metallizzato, un corpo scolpito dalla palestra e abbronzato anche a novembre…

In tal senso, l’ultimo anno non è stato inutile. Gli allarmi finanziari, la perdita di lavoro per molti, il calo dei redditi e dunque dei consumi hanno indubbiamente gravato sugli equilibri della nostra società, sulle famiglie, sugli individui; e su questo purtroppo non si può filosofeggiare. Tuttavia, è vero che la necessità stuzzica l’ingegno o quanto meno obbliga a trovare percorsi diversi. Mai come adesso si parla di energie alternative e si cerca – finalmente – di promuoverle, svilupparle, diffonderle. Si parla di risparmio, di riciclo, di salvaguardia ambientale. E sono sempre di più le persone che cercano “altro”: una medicina più rispettosa, un’alimentazione più naturale, un punto di vista più elevato o dilatato all’esistenza. Questo è il risultato del “contraddittorio” messaggio di Saturno e Plutone in segni di Terra insieme al Fuoco di Giove e all’Acqua di Nettuno in un segno d’Aria. E il percorso a ritroso del Nodo, dall’Acquario al Capricorno, sembra invitarci a compiere un analogo cambiamento: se la crisi economica e l’incertezza materiale ci ha riavvicinato a valori più sacri, naturali e spirituali, adesso è con questi valori che dobbiamo tornare sulla “terra”: ad operare, a costruire, a vivere.

 

L’asse dei Nodi, in fondo, è come una medaglia a due facce, in cui il Nodo Nord guarda avanti e quello Sud indietro: e mentre uno spinge, l’altro trattiene; mentre uno abbandona, l’altro conserva… Ma è un errore considerarli in termini di “negativo-positivo”, con il Nodo Sud da abbandonare come una zavorra per poter raggiungere la meta del Nodo Nord. Sono come poli energetici: l’uno non può esistere senza l’altro, e l’energia vitale non può manifestarsi senza entrambi. Nemmeno il viaggio può compiersi senza un punto di partenza e di arrivo, ma è appunto il viaggio la cosa più importante: può essere più o meno breve, più o meno faticoso, più o meno rallentato o sviato, tanto dall’inerzia quanto dalla fretta, dal desiderio di trovare scorciatoie, di evitare tappe importanti… ma in tale viaggio il Nodo Sud non è soltanto zavorra ma soprattutto viatico: dal Nodo Sud provengono gli strumenti, le motivazioni, il nutrimento e il bagaglio che ci permette di percorrere il nostro tragitto evolutivo.

Ecco dunque che il Nodo Nord in Capricorno deve innanzitutto recuperare, sublimare ed integrare i valori del Nodo Sud in Cancro, aiutandoci a nobilitare le nostre radici culturali, le tradizioni sociali, i legami familiari, non per dipenderne ma per trasformarli in qualcosa di diverso, autonomo, solido. Il sentimento e la sensibilità cancerina dovrebbe essere una ricchezza interiore, un “valore aggiunto” e non un’alternativa al sobrio, freddo e ambizioso distacco capricornino: ciò che immobilizza, che mortifica la realizzazione futura non è l’eredità di esperienza che ci proviene dal passato, ma solo la dipendenza, il peso (questo sì, zavorrante) di legami o abitudini che non ci appartengono più, i ricatti affettivi o morali o semplicemente culturali che ci costringono a conformarci a parametri ormai inadatti, inefficaci, ma apparentemente inviolabili; ed anche gli alibi che ne conseguono, per non assumerci la responsabilità della nostra indipendenza.

E’ vero che nella vita di ognuno, sia a livello privato che collettivo, ci sono i doveri, le necessità, le consuetudini, gli obblighi: ma imparare a distinguere ciò che dobbiamo fare da ciò che non siamo tenuti a fare ci permette di prendere consapevolezza di ciò che possiamo essere e diventare. Questo è l’invito del Nodo Nord in Capricorno, e vale per i singoli come per le società: svincolarsi dal passato per scoprire nuove potenzialità, imparare dal passato per non ripeterne gli errori, onorare il passato per renderlo fecondo come la Luna, affinché generi, produca e realizzi futuro.

 

I segni di Terra sentiranno una spontanea sintonia con questo passaggio, tuttavia potrebbero non elaborarlo come un invito ad agire sul futuro ma come istinto di conservazione di ciò che già hanno raggiunto e a cui tengono. Tra essi i Toro dovrebbero aver già affrontato e superato questa fase difensiva durante i transiti di quadratura di Nettuno e Giove, e adesso potranno recuperare il loro amato pragmatismo, orientandolo però su finalità diverse e più elevate, più personali. I nativi della Vergine, pur affaticati dal tiro incrociato di Urano e Saturno, dovranno però smettere di farsene un alibi, riparandosi sotto il tetto di atteggiamenti e comportamenti conosciuti, prevedibili, gestibili. La paura di non essere all’altezza è sempre presente, in loro, ma altrettanta è la voglia di abbandonare le sottomesse vesti passate e tuffarsi nella vita, da persone autonome e consapevoli delle proprie capacità. I Capricorno, protagonisti di questo passaggio, proprio per la loro rigidità naturale si sentiranno autorizzati a proseguire sulle direzioni già scelte, negandosi così la possibilità di sperimentare nuove rotte. Per loro la sfida è imparare ad equilibrare le ambizioni personali con il calore dell’entusiasmo e della condivisione, accettando le sconfitte e rallegrandosi dei successi senza chiudersi in un rigore sacrificale o in un isolamento autoappagante. Soprattutto senza confondere l’autonomia emotiva con la mancanza di emozioni.

 

I segni d’Aria, sempre in movimento ed incuriositi dalle novità, sentiranno il passaggio del Nodo in Capricorno come un freno, un rallentamento o un appesantimento. I Gemelli potrebbero non rendersi conto di questo passaggio, che tuttavia lavorerà sottilmente e nel profondo, con l’aiuto del trigono di Saturno il prossimo anno, invitandoli ad oltrepassare la superficie della propria autoimmagine adolescenziale senza paura di rinunciare alla leggerezza, e così accedere alla sostanza di sé stessi e trasferirla nella realtà. Per i nativi della Bilancia sarà più difficile, perché, ricevendo la quadratura dell’asse nodale, si sentiranno tanto stimolati quanto trattenuti, rischiando di bloccarsi nella loro istintiva indecisione a scegliere, nel timore di dover rinunciare a “piacere” (cioè a corrispondere alle aspettative altrui) per seguire una strada di autonomia. Ma per loro sarà proprio questo il punto: capire che l’equilibrio non è una condizione teorica ma va cercato e raggiunto dentro, nel proprio centro, indipendentemente dalle circostanze, dai risultati apparenti, dal consenso degli altri. Riuscire a trovare la propria strada per realizzarsi nella vita sarà una bella sfida anche per gli Acquario, che tanto amano spaziare nell’etereo e dilatato mondo delle idee e mal si adattano alle ristrettezze dei doveri quotidiani: ma essere superiori alla materia non significa snobbarla bensì utilizzarla come un prezioso strumento di crescita, in cui esprimere e concretizzare i propri valori più nobili.

 

I segni d’Acqua avvertiranno una sorta di attrazione-repulsione per con questo passaggio, perché da un lato la loro vulnerabile umoralità li spinge a cercare gli argini solidi della Terra, da un altro lato temono così di dover rinunciare anche alla sensibilità. In particolare i Cancro, gravati dal Nodo Sud nel segno, tenderanno forse ad arretrare, cercando conforto nel nido delle abitudini affettive ed esistenziali, mentre confrontarsi con persone caratterialmente diverse da loro, accettare le sfide di rapporti stabili, non dipendenti ma responsabilizzanti, mostrando la propria unicità e dimostrando la propria competenza, sarà un modo per accedere a nuove forme di arricchimento e soddisfazione, personale e relazionale. I nativi dello Scorpione saranno particolarmente incoraggiati da questo passaggio, che li stimolerà a raggiungere le mete che si sono prefissi, accogliendo ostacoli e difficoltà come veri e propri test di valore. Mentre il Nodo si avvicinerà sempre più a Plutone, loro pianeta governatore, le ambizioni aumenteranno assieme alle prospettive ed acquisizioni importanti a livello di prestigio sociale e professionale: distruggeranno meno, costruiranno di più! Per i Pesci il Nodo transiterà in aspetto armonico, ma è talmente diversa l’energia del Capricorno che inizialmente potranno sentirsene un po’ turbati, per via dell’opposizione di Saturno che li rende timorosi delle proprie potenzialità fin quasi a dubitarne. Dall’autunno le cose cambieranno, la loro ipersensibilità e suggestionabilità lascerà un po’ di spazio alla determinazione, e si accorgeranno che “scendere dalle nuvole” significa solo uscire dalla nebbia e cominciare a vedere meglio dove mettere i piedi: per andare avanti, per andare lontano.

 

Anche i segni di Fuoco vivranno in modo contraddittorio questo transito: abituati ad agire sulla spinta dell’entusiasmo, non riusciranno a sintonizzarsi facilmente o immediatamente con i più lenti e pragmatici stimoli costruttivi del Capricorno. Soprattutto i nativi dell’Ariete, anch’essi coinvolti dalle quadrature di entrambi i Nodi, si sentiranno frustrati nel loro bisogno di immediatezza, rischiando di assumere un atteggiamento rinunciatario di fronte a progetti troppo impegnativi o a lunga scadenza. Dovranno dunque non solo imparare a pazientare, ma sviluppare la capacità di “perseveranza” disciplinando la loro volontà e identificando le conquiste (anche affettive) per cui vale la pena di investire, di aspettare, non passivamente ma con spirito costruttivo. I Leone dovranno fare attenzione a non vivere in modo troppo egocentrico o ambizioso, sottovalutando o trascurando la realtà di tutti i giorni laddove sembra troppo semplice, prevedibile, banale. La vita quotidiana è fatta in larga misura di piccole cose, ma darle per scontate è un errore, innanzitutto di valutazione: è la consapevolezza di quanto siano importanti a renderle grandi, preziose e uniche. I Sagittario sentiranno il desiderio di crescere, non solo a livello sociale o intellettuale, ma anche nelle sicurezze più concrete. Non diventeranno certo dei “materialisti” per questo, al contrario svilupperanno la propria autorevolezza e la capacità di gestire le proprie risorse (lavorative, economiche, culturali) per concretizzare sogni e prospettive ideali, insomma per passare dalla teoria alla pratica. E forse capiranno che la felicità non è necessariamente lontana, e avranno voglia di fermarsi a goderne i frutti.




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