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IL MISTERO DELL’INNAMORAMENTO

a cura di Lidia Fassio
 

Una delle cose che più ci piacciono al mondo è “innamorarci”. L’innamoramento “ci coglie” letteralmente, come un fulmine a ciel sereno molto prima che la coscienza riesca a penetrare per cui, quando essa realizza,  tutto è già accaduto e.. quindi, semplicemente sentiamo di “essere innamorati”.

L’ausiliare è interessante perché ci dice che è qualcosa che riguarda il nostro “essere” e non è qualcosa che possiamo “avere” e quindi riguarda la nostra natura più profonda e non ciò che possiamo acquisire nel tempo.

Non è possibile dimenticare ciò che proviamo quando siamo innamorati anche se abbiamo più volte detto che l’innamoramento non è l’amore e che non tutti gli innamoramenti diventano un vero sentimento d’amore. Essere innamorati spesso è un atto precedente.. è una sorta di preludio all’amore che, nel caso, viene sperimentato come un’esperienza unica e catalizzante e per questo, vicina alla perfezione e all’ideale.

In effetti è dall’esperienza dell’innamoramento che nasce l’idea di poter trattenere questo stato d’animo in sospensione e.. per sempre. Sappiamo bene che, come tutte le cose straordinarie, non è possibile mantenere nel tempo questo tipo di sentimento in quanto è caratterizzato dalla momentaneità e dall’intensità delle emozioni che, tuttavia, sono soggette a continui mutamenti. Tutto è potente ma sfuggente.

Ciò che ci affascina dell’innamoramento è l’impossibilità di pianificarlo: accade all’improvviso, un giorno, senza che prima fosse percepibile e non c’è nulla che possiamo fare né per fermarlo né per forzare le cose. Accade semplicemente!

 

Tuttavia, questo sentimento, o meglio, questo stato d’animo, è così potente da penetrare nella nostra mente.. obbligandoci a ricercarlo e a riviverlo; non può certo essere considerato di second’ordine (come spesso fanno i cultori dell’amore in senso puro) in quanto è in grado di creare una vera e propria rivoluzione dentro all’essere umano che viene avvertita a tutti i livelli, fisico, psicologico e animico. Quando siamo innamorati ci rendiamo conto appieno della potenza dell’istinto e delle emozioni al punto che, le risorse razionali, sembrano ammutinarsi di fronte allo strapotere delle altre componenti psichiche.

 

Da un punto di vista psicologico l’innamoramento viene considerato uno stato “straordinario di stress positivo” proprio perché entrano in gioco movimenti interiori impensabili in stati d’animo normali che hanno lo scopo di aumentare il senso di sé, l’autostima, il valore e di scoprire l’illimitatezza della nostra anima.

 

Sappiamo che l’innamoramento da un punto di vista astrologico è simboleggiato nella casa Va, la casa del Leone.. che, manco a dirlo è la casa dove abbiamo il compito di “esprimere pienamente noi stessi” senza limitazioni e senza difese con totale immediatezza e spontaneità. Se l’astrologia ha sistemato questo preciso stato d’animo in questo ambito è perché ha individuato profonde somiglianze tra questo sentimento e tutto ciò che la casa rappresenta.

La casa quinta reca in sé qualcosa di “magico”; è legata simbolicamente al segno del Leone che è quello più vicino alla magia, come dimostrano molti personaggi di questo segno capaci veramente di una immaginazione fervida che li porta a vivere stati d’animo alternativi e straordinari che alimentano poi la vita reale.

L’autrice di Harry Potter è Leone ed ha fatto della magia il perno delle sue storie e, con il termine magia,  intendo  la capacità di superare i limiti della realtà e, almeno temporaneamente, di vivere un po’ al di sopra delle possibilità che crediamo di avere, dando il meglio di noi stessi.

 

L’innamoramento non ha nulla a che vedere con la normalità e con la realtà.. anzi, tende proprio a portarci fuori da esse per traghettarci dentro ad uno stato di assoluta straordinarietà che ha lo scopo di farci conoscere la grandiosità e la magnificenza del nostro essere che, insieme, è umano e divino. Quando siamo innamorati viviamo effettivamente molto al di sopra di ciò che pensiamo di essere, siamo in grado di essere generosi, grandiosi, immensi e pieni di energia così che, ogni cosa, sembra essere semplice e meravigliosa al tempo stesso, perché siamo pieni di creatività e di spontaneità e tocchiamo le corde più profonde del nostro cuore.

 

La magia dell’innamoramento serve dunque più all’Io che non alla relazione: abbiamo sempre sottolineato questo lato della Va casa che, ricordiamo qui, è una casa personale e non di relazione e pertanto, riguarda molto ciò che siamo, il nostro “essere” più che l’interagire con gli altri. Come a dire che, prima di interagire veramente con gli altri e di sperimentare amore.. è importante riconoscere la parte divina che è in noi.

 

Innamorarsi vuol dire condividere qualcosa della totalità e, soprattutto, partecipare della completezza del nostro essere; vuole dire comprendere qualcosa in più del nostro “essere uniti” a tutto il resto, dato che facciamo parte dell’universo; ci permette di fare una esperienza di creatività assoluta in quanto, quando siamo in questo stato d’animo, qualsiasi cosa può accadere.. e noi ci accorgiamo di essere in uno stato di grazia che ci spinge ad attrarre a noi esperienze positive e catalizzanti ma siamo anche in grado di fare qualsiasi cosa.. è come se fossimo toccati da “energie pure” e incontaminate.

 

La Va casa riguarda tutto ciò che può “ricaricarci” e ridarci forza ed energia; così, in questa casa troviamo anche le nostre passioni, i nostri interessi, quelli che ci aiutano a superare i doveri e gli impegni imposti dalla quotidianità e dalla necessità; riguarda la sessualità e la riproduzione, espressione entrambe della nostra identità e del desiderio di partecipare alla grande armonia celeste; ci parla infine del rapporto con i bambini o, meglio, con quella parte interna che è sicuramente legata al “bambino divino”, quel lato brillante, divertente e spirituale che ci permette di comprendere che nulla va perduto se siamo collegati con l’anima e lo spirito perché  possiamo continuare a vivere le cose con la stessa intensità di quanto eravamo piccoli; tutto è possibile a patto che  manteniamo gli occhi fermi sulla bellezza e sulla grandiosità dei sentimenti e della vita.

 

La quinta casa è quella delle “grandi passioni”; leggendo il segno e i pianeti che ci sono dentro di essa possiamo scoprire cosa ci può appassionare e cosa ci può aiutare a sentire quei sentimenti elevati e puri simili a quelli che sperimentavamo quando eravamo piccoli non ancora toccati dal senso di “limitatezza”  quando, ancora, sapevamo scrutare il mondo con occhi capaci di onnipotenza in quanto ignari della realtà che si sarebbe aperta a noi solamente più in là nel tempo.

 

Il segreto dunque sta nel non limitarci all’innamoramento nei confronti delle persone; certo, questo sentimento è fantastico e quando accade fra due persone contemporaneamente è come se venissero uniti i due “centri” e tutto diventa integro e meraviglioso.. perché noi, in quello stato, siamo meravigliosi e non riusciamo a renderci conto che tutto ciò ci appartiene ed è dentro di noi e che, dunque, vi è la possibilità di poter ricreare in qualsiasi momento questo stato.. basta volerlo e non farlo solamente quando siamo di fronte ad un’altra persona come noi e crediamo che sia lei a sorprenderci con quella magia.

 

C’è chi nella vita si è innamorato tantissime volte e di tantissime cose.. e, proprio per questo, ha saputo godere e sperimentare centinaia di volte questo stato d’animo.. come a dire che la freccia di Cupido ci può toccare in qualunque momento della vita.. ma, affinchè possa accadere, occorre che noi lasciamo la porta del nostro cuore aperta.. così che essa possa entrare e colpirci. Esseri aperti all’amore e alla passione per la vita  questo è il segreto della casa quinta: essere in grado di cogliere ciò che di magico e di meraviglioso gira attorno a noi, ciò che ci è vicino da sempre e spesso non vediamo perché siamo chiusi e perché i nostri  occhi non vedono più come quelli di un bambino che è ancora incantato a cogliere la meraviglia in tutte le cose.

 

Ci sono persone che sono convinte che questo stato d’animo si possa provare solo con un partner: in realtà non è vero. Ci si può innamorare di una materia, di un’attività, di qualunque cosa ci aiuti a contattare ed esprimere la nostra natura creativa e divina; il segreto è pensare che sia possibile e che l’innamoramento sia li’ ad  aspettarci sempre dietro l’angolo con la potenza e l’intensità di sempre e sempre uguale.

 

A tutti è capitato di vedere persone che, pur essendo avanti con gli anni, sono ancora entusiaste e aspettano, anzi, a volte si mettono in ascolto per cogliere i sussulti del loro animo: questa è la vera capacità di cogliere il tempo “kairos”… ovvero l’attimo, il tempo giusto per le cose, quello che passa ma che, tuttavia,  non aspetta e ci vuole puntuali all’appuntamento.  

Ebbene, la quinta casa.. è la casa del Sole e il Sole, abbiamo detto tante volte, si pone come signore del tempo nel senso che ci permette di sperimentare cose eterne che, tuttavia, sembrano nuove perché si rinnovano in continuazione, come se non avessero tempo. Ebbene, la realtà della Va casa è proprio costruita su questa potenzialità: ci sono cose che sono immortali e che non possono dunque esistere solo in alcuni momenti della vita ma sono sempre presenti se siamo in grado di cercarle e di coglierle. La quinta ci parla di esse e, in particolare, ci parla dell’esperienza dell’innamoramento che è immortale, è sempre accaduta e sempre accadrà in tutti noi e, quindi, possiamo solamente perdercela se non siamo pronti e se non la cogliamo quando si manifesta a noi; ci parla della creatività che è dentro ad ognuno di noi e che ha solo bisogno di essere riconosciuta per potersi esprimere, qualcosa che non ha bisogno di essere “costruito” ma solo di “manifestarsi”; ci parla di ciò che può ricaricarci energeticamente e che, pertanto, contribuisce a darci quel senso di forza, energia ed identità di cui abbiamo bisogno per poter vivere e dare il nostro contributo al mondo.

Ci parla dei nostri tratti eroici, quelli di cui ogni  essere umano è capace, quelli che sono pronti ad uscire allo scoperto se solo lasciamo andare un po’ di difese.

La quinta casa ci ricorda che solamente vivendo la nostra straordinarietà - che sta nelle passioni e nelle emozioni intense - potremo vivere anche l’ordinarietà. Non a caso c’è prima la casa Va e poi la VIa che è quella in cui dobbiamo scoprire i nostri limiti.

L’ordine delle case ci dice che è fondamentale vivere prima il nostro senso di unicità e di specialità e dare libero sfogo alla nostra esuberanza e al nostro desiderio di appassionarci e di divertirci e, solo dopo, entrare nei ranghi e cominciare a pensare che abbiamo anche bisogno di regole. Come a dire che prima bisogna imparare a vivere a pieno titolo evitando di sentirsi impauriti di fronte ai sentimenti, di fronte alla potenza delle emozioni e alla forza dell’istinto: solo se questo è sperimentato allora si può cominciare a chiedere alla nostra identità di “lasciare spazio” ad altri e di ridimensionarsi come vorrà fare la VIa casa che ha il compito di portarci a convivere comunemente.

 

Soprattutto quando siamo spenti e quando siamo straoberati di doveri, di responsabilità e di limiti, bisognerebbe avere il coraggio di fare un salto indietro ritornando alla casa Va, in modo da ricontattare quel centro energetico pieno di calore e di vita che può aiutarci a capire che c’è qualcosa di divino in noi e che, se andiamo alla ricerca, troveremo sempre cosa lo può accendere ed attivare per farlo tornare a brillare.

 

E’ la magia di Peter Pan il piccolo bimbo che capisce che nella sua famiglia deve tornare a vivere la magia, altrimenti tutto diventerà noioso, inutile e senza più senso. Nel nostro cuore abita un piccolo Peter Pan che ha voglia di giocare, di scoprire il mondo e che si lascia incantare dalla meraviglia e dallo stupore. Certo, l’innamoramento porta con sé tutte queste cose e ci permette di “sentire il nostro cuore” in ogni suo sussulto; ma non possiamo dimenticare che tutto può essere innamoramento e che di tutto ci si può innamorare e reinnamorare.

 

Credo che sia la grande energia che scaturisce dall’amore universale a permetterci di cogliere questo dono  per ricordarci che non possiamo vivere solo di obblighi e di responsabilità e così, di tanto in tanto, ci aiuta, ci incendia e ci fa scovare dentro di noi la voglia di sentirci ancora vitali pronti a condividere qualcosa di importante con il nostro Sole interno che, non dimentichiamoci, è la parte più autentica, quella che è in contatto con la dimensione trasnpersonale, quella che può renderci speciali facendoci partecipare all’immortalità e all’eternità attraverso ciò che guardiamo con occhi incantatati e pieni di stupore.

 

Quando siamo innamorati di qualcuno o di qualcosa abbiamo tutto che gira a mille; la nostra mente si dilata e coglie frammenti di infinito, il nostro corpo migliora e sembra espandersi, perché si irrora di endorfine che ci permettono di vedere le cose in modo ideale, il nostro cuore si apre e coglie anche le sfumature più impensabili. Il mondo appare improvvisamente colorato e magnifico: tutto assume un sapore diverso e allora, perché dimenticarci che tutto questo lo facciamo accadere noi senza l’intervento dell’esterno?

 

Tutto è dentro di noi ed è fondamentale ricordare che, da soli, possiamo far vivere il nostro cuore e ritornare così alla grande magia della vita.




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