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LA LEGGE MORALE DENTRO DI ME : APPUNTAMENTO CON MARTE E SATURNO

a cura di Sandra Zagatti
 

Il cielo del mese di ottobre riserva due sorprese importanti. La prima riguarda Marte, che il 16 entra in Leone: transiterà con moto diretto fino al 20° grado e diventerà retrogrado il 21 dicembre, dopo di che tornerà fino a 0° gradi e riprenderà il moto diretto l’11 marzo, uscendo dal Leone soltanto il 7 giugno 2010. Se consideriamo che il passo medio del rosso pianeta è di una cinquantina di giorni per segno, questi quasi otto mesi di transito sono un evento davvero eccezionale, assimilabile come durata (e dunque come incisività) a un transito di Giove. La seconda notizia riguarda Saturno: il 29 ottobre alle 17:09 GMT entrerà infatti in Bilancia, dove transiterà per circa tre anni, tornando in Vergine solo tra l’8 aprile e il 21 luglio 2010.

 

Marte e Saturno hanno in comune l’energia maschile, mentre i segni Leone e Bilancia potrebbero essere accomunati almeno da una certa componente di “amor proprio”, che sul piano simbolico è traducibile come “senso di sé”. E’ pur vero che la Bilancia è il segno di Venere, e dunque esprime un principio relazionale: ma non si tratta dell’Aria astratta e sperimentale dell’Acquario, con il suo senso dei diritti universali; né dell’Aria frizzante e leggera dei Gemelli, con la sua curiosità di conoscere cose e persone. In Bilancia, la relazione è tra IO e TU, e l’esaltazione di Saturno sottintende che, nel suo senso di giustizia, è compreso o meglio richiesto un confronto onesto con “l’altro da sé” che, se sul piano interpersonale si riveste di affettività, su quello esistenziale assume forti componenti etiche e formali.

 

In Bilancia troviamo le leggi che regolano la convivenza umana, nonché le dinamiche morali che responsabilizzano in una relazione di amicizia o di amore. Come se sull’altro piatto non ci fosse semplicemente un altro essere umano ma il simbolo di un’umanità ideale, di un ideale rapporto, il peso di un paragone che porta continuamente i piatti a “sbilanciarsi” alla ricerca di un equilibrio effimero: fermo e assoluto solo per un attimo, come quello che l’Equinozio raggiunge tra notte e giorno… Viceversa, in Leone troviamo la fierezza dell’Ego nelle sue manifestazioni creative, la ricerca del prestigio personale che deriva dall’essere ammirati, più che dal relazionarsi. Differenze ben più evidenti se le trasferiamo sul piano terrestre ed esperienziale delle case astrologiche, in cui la quinta casa descrive l’evento dell’innamoramento come esaltazione del senso di onnipotenza personale, mentre la settima descrive il processo affettivo come costruzione di un rapporto che sia scambio e interazione di due diverse individualità.

 

Come pianeti maschili, Marte e Saturno portano comunque all’attenzione la forza attiva, decisionale e “imprenditoriale” dell’individuo, la possibilità di intervenire in prima persona sulla vita, e forse – in un periodo come questo – anche e soprattutto la responsabilità di agire in modo propositivo nei comportamenti, nei fatti, nella vita reale. Una responsabilità morale in senso pratico, non ideologico, che promuove l’azione giusta ad ogni costo. Tuttavia, è evidente che un’energia così incisiva porti con sé rischi di aggressività, enfatizzando la competizione e l’istinto di supremazia. In particolare preoccupano gli aspetti che i due pianeti andranno a formare, già nei prossimi mesi. Marte sarà opposto a Giove e Nettuno in dicembre, poi ancora a Nettuno in maggio; Saturno sarà quadrato a Plutone e tra luglio e agosto anche opposto a Giove e Urano, momentaneamente ai primi gradi Ariete… Proprio in quella occasione Marte avrà ormai raggiunto Saturno in una congiunzione comunque delicata, ma che potrà essere più o meno esplosiva a seconda di come l’umanità, la società e i singoli individui avranno elaborato ed espresso nel frattempo i loro transiti.

 

Vediamo dunque. Quali potrebbero essere le traduzioni migliori di queste simbologie?

Marte è innanzitutto volontà, coraggio; in Leone assume una dignità di nobile guerriero, pronto a combattere per cause meritevoli e slanci di fiera generosità. Saturno è l’autonomia, la maturità, la capacità di farci carico di noi stessi e della nostra vita, e in Bilancia assume come già detto forti valenze etiche: i suoi anelli non sono soltanto limitanti ma “separanti”, laddove possono indicare il confine tra ciò che ci compete e non ci compete, ciò che va integrato o rifiutato, e dunque anche ciò che è giusto o sbagliato. Per noi, s’intende. Ecco perché è così importante inserire un transito del genere in un processo di ristrutturazione di valori, per evitare il rischio della competizione fine a sé stessa, in cui è la persona a diventare giusta o sbagliata, amica o nemica, da approvare o da disprezzare e respingere.

Le traduzioni meno positive, ma altrettanto o forse più verosimili, inquadrano Marte in un contesto solare di spavalderia aggressiva, di eccessiva sicurezza, di compiacimento della propria supremazia. Il prestigio e il dominio diventano valori quasi libidici, una bramosia a cui difficilmente l’individuo sa rinunciare; e che può avere come conseguenza il rifiuto-timore del confronto, nonché un impulso al contrattacco per “lesa maestà”. Un’interpretazione calzante in particolare per i personaggi pubblici, le autorità istituzionali, chiunque abbia un ruolo di dirigenza o di comando.

Ovvio che Saturno dovrebbe operare un contenimento di razionalità e obiettività per favorire l’adeguamento dei comportamenti al senso di giustizia, ma se vissuto negativamente potrebbe invece apportare un eccesso di durezza selettiva, atteggiamenti di discriminazione sociale o intransigenza moralistica. Rischio che non appare purtroppo remoto, se ci limitiamo ad estendere al futuro la fase di presunto “svergognamento” con cui tanti si improvvisano giudici dei costumi. Contemporaneamente, il coinvolgimento per dissonanza di Giove e Plutone sembra indicare uno scontro critico – non solo dialettico – con il potere nelle sue forme costituite (finanziario, politico, ecclesiale), per affermare un nuovo primato del diritto-dovere del singolo.

 

In sostanza, il risultato più facile sembra purtroppo quello di aggravare la tendenza già in pieno corso di cercare lo scandalo, il capro espiatorio, i difetti altrui invece di mostrare (e incentivare) i propri pregi, e di distruggere l’avversario politico, sociale, professionale, culturale in quanto persona, piuttosto che scomodarsi a confrontare le proprie alternative con strumenti e modalità convincenti. Ma sarebbe un risultato assai avvilente, che non rende onore a passaggi planetari così significativi e cruciali. D’altra parte, credo sia completamente inutile paventare disastri da fine del mondo per il 2012 se ciò significa soltanto attendere il peggio, continuando però a mostrare il peggio di noi… Credo invece che questi anni, 2010-2011, precedenti al passaggio definitivo di Giove e Urano in Ariete e di Saturno in Scorpione, siano un ponte verso un futuro diverso da quello che temiamo e a cui la nostra complice inerzia ci porterebbe inevitabilmente. Un ponte da costruire, quindi, proprio per poter raggiungere – prima dentro poi fuori di noi – quel possibile e migliore futuro. 

 

Non tutti vivremo allo stesso modo i transiti di Marte e Saturno. Il sestile zodiacale tra loro distribuisce infatti diversamente le richieste e le offerte, costringendo di fatto ognuno di noi ad una trasformazione, un adeguamento, una sorta di “aggiornamento” di valori e stili di vita.

 

I nativi Leone e Bilancia saranno ovviamente i più stimolati, ed entrambi i segni potranno contare sulla congiunzione del pianeta in esaltazione, con l’altro in sestile come appoggio. I Leone potranno sfogare tutta la loro voglia di affermazione, farsi notare e lottare infaticabilmente per raggiungere i traguardi più ambiti, con una buona dose di tenacia: Saturno dovrebbe infatti lavorare sull’umiltà e sulla pazienza dei Leone, quanto Marte sulla iniziativa e determinazione dei Bilancia.

 

L’asse Gemelli-Sagittario sarà sostenuto da entrambi i pianeti in transito favorevole. Dopo almeno un paio di anni faticosi, l’effetto di sollievo potrebbe tramutarsi in mera dispersione di energie, in una tendenza ad accontentarsi di un “qui ed ora” meno esigente. Nel loro caso, si tratterà quindi di disciplinare la volontà e rendere più continua l’iniziativa: meno distratti, meno estemporanei, più efficaci nel loro agire. E più maturi nell’offrire il buon esempio, non solo nell’esortazione teorica.

 

Ariete e Acquario condividono una situazione analoga, seppur nelle diversità: i primi avranno Marte in trigono e Saturno in opposizione, i secondi viceversa. Più difficile, quindi, sarà per loro accogliere l’insegnamento del pianeta con cui meno si sentono in sintonia. I nativi Ariete dovranno imparare a frenarsi, a contenersi, a strutturare azioni nel lungo periodo, mentre gli Acquario dovranno lasciarsi coinvolgere di più, appassionarsi di più a ciò che fanno e non tenersi a distanza dalle emozioni relazionali: una bella sfida per entrambi.

 

L’asse Toro-Scorpione riceverà soltanto la quadratura di Marte, che per la terza decade si sommerà a quella di Giove e Nettuno. La mancanza del transito di Saturno, della sua stabilità rassicurante per il Toro e dei suoi argini alla pulsionalità dello Scorpione, potrebbe snervare gli equilibri dei nativi con ambizioni frustrate, inquietudine arbitraria, desideri o propositi molto forti che si scontrano con gli ostacoli della vita o con la stessa incertezza delle loro motivazioni. Sarà importante, per loro, fare appello alle risorse personali – di costanza per i Toro e di strategia per gli Scorpione – in modo da utilizzare al meglio l’energia propulsiva di Marte, eventualmente scaricandone il surplus con una vita più sana, dinamica, con maggiori attenzioni al corpo.

 

Cancro e Capricorno saranno viceversa impegnati con la quadratura di Saturno. Tutti, prima o poi, ma soltanto la prima decade mentre Marte sarà in Leone; e forse per loro non sarà una vera e propria mancanza, considerando che vivono già il transito di Plutone. Certo è che Saturno sembrerà più pesante ed esigente di quanto sia necessario, se lo avvertiranno soltanto come limitazione: frustrazione della sensibilità del Cancro e delle ambizioni del Capricorno. Mentre potrà essere un apporto di forza interiore (al posto della corazza esterna) per i nativi del primo segno e un salutare confronto con la realtà (e ridimensionamento delle troppe aspettative) per i nativi del secondo.

 

Apparentemente non coinvolti da questi transiti sono Vergine e Pesci. Dico apparentemente perché, anche se i due pianeti non formano aspetti maggiori, andranno comunque a stimolare eventuali altri pianeti e case personali, quindi in qualche modo si tratterà sempre di unire la volontà all’autonomia, lo slancio propositivo alla costanza costruttiva, contenendo l’ansia di Marte con la razionalità di Saturno (Pesci) e superando il senso di inadeguatezza con il coraggio dei desideri personali (Vergine).

 

Tutti noi siamo sulla soglia di una fase di cambiamento, in cui la parola chiave dovrebbe diventare “azione responsabile”. E’ tempo di diventare più partecipi delle nostra vita: privata e collettiva. Di abbandonare alibi e pigrizia, di rinnegare i comodi atteggiamenti rinunciatari per cui la colpa dei mali del mondo è sempre di qualcun altro, di qualcos’altro, mentre noi siamo vittime innocenti di una degenerazione ormai inevitabile.

 

Saturno è il tempo: e ci dà tempo mentre Marte ci fa fretta. L’unico modo per farli andare d’accordo è vivere il presente come seme del futuro, non solo come frutto del passato: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me” (Immanuel Kant).




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