ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Astri lavoro

LA CASA X E IL SUCCESSO

a cura di Elena Cartotto
 

Il successo nella lettura astrologica del tema natale richiede un’analisi profonda dell’insieme. La tendenza a mettere etichette per dare un ordine, almeno apparente, alla mole di informazioni che ci provengono da segni, case e aspetti, può essere una tentazione forte. Del resto l’astrologia da salotto, anche quando è in una forma un po’ più approfondita, ci spinge a fare proprio questo: etichettare. Se c’è un Giove in 10^ allora il successo è garantito, se il Sole è in 6^ difficilmente ci saranno dei picchi e il soggetto in questione farà una vita da impiegato. Se spicca uno stellium in 12^ attenzione: successo sì, forse, ma solo in campi non convenzionali e per il resto sfortuna e prove.

L’astrologia moderna che ha messo ampiamente in discussione una certa visione fatalistica appartenente alla tradizione, ci insegna che sono le combinazioni di un tema a fare le differenze e che un Giove in 10^ in un contesto troppo buono, ad esempio, potrebbe anche non fornire i risultati attesi. Questo perché Giove è un pianeta, sì, fortunato, che porta espansione, ma è anche gaudente e bonaccione: di conseguenza se gli manca il mordente dato dagli aspetti conflittuali nei punti giusti, potrebbe anche sedersi comodamente su ciò che ha già e rinunciare a un possibile, autentico successo, per perseguire una vita più tranquilla e serena dove le rinunce siano ridotte al minimo. 

Si pensi al Giove in 10^ di Steve Jobs, da manuale dato che è congiunto a Urano il pianeta della tecnologia. È noto, però, che Jobs subì vari eventi avversi nel corso del suo destino a partire dall’abbandono familiare con conseguente adozione, ai problemi di salute, per arrivare all’estromissione dall’azienda che lui stesso aveva fondato. Nonostante le varie situazioni critiche Jobs fece un capolavoro della sua esistenza. Il Giove di Jobs era, sì, in 10^, ma non era un Giove pacificato: sorretto da un trigono a Saturno era incalzato dall’opposizione di Venere e dalla quadratura a Nettuno. Aspetti non semplici da gestire per un Giove che si spartisce con Venere proprio la ricerca del piacere e che ha in comune con Nettuno i segni di governo. Probabilmente sono state queste spine nel fianco, insieme ad altre, all’interno di un tema carico di tensioni, a spingerlo verso una realizzazione così piena e concreta. Quel Giove, come vuole la sua simbologia più basica che indica proprio il cibo, aveva fame: fame di riscatto dato che dalla 10^ opponeva secco la 4^. E probabilmente cercava anche una visibilità dato che Giove rappresenta la vista e che Nettuno lo quadra dalla 2^, casa dell’immagine. La lingua batte dove il dente duole e se il Giove di Jobs avesse avuto la pancia piena, noi oggi avremmo, forse, un pezzo di futuro in meno. Del resto la sua citazione più famosa, che chiude il discorso pronunciato alla Stanford University, non dice proprio questo? “Stay hungry, stay foolish!”, ossia “Siate affamati, siate folli”.  Sembra proprio di sentir parlare il suo Giove in 10^.

I simboli parlano attraverso di noi: permeano le nostre azioni, ma anche le nostre parole e perfino certe ossessioni, fisse, paure. I pianeti in casa 10^, nei loro segni e negli aspetti che formano, raccontano che cosa è per noi il successo. E se non ci sono pianeti in 10^ sarà il governatore della casa a parlare. 

In fondo questo è anche il senso del Nettuno al Medio Cielo di Walt Disney la cui affermazione più celebre fu: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.  Walt Disney è stato un personaggio straordinario che vive ancora oggi attraverso tutto ciò che ha costruito: un impero di sogni che produce milioni di dollari. Col suo Nettuno in 10^ è diventato nel XX° secolo forse il simbolo per eccellenza dell’infanzia, delle favole, dell’immaginazione al potere. Eppure il suo tema è molto ostico, difficile, il suo Giove per altro non è in 10^ bensì in 4^ e i pianeti sono disposti per la maggior parte sotto la linea d’orizzonte. Chi avesse dato un’occhiata superficiale al suo tema natale avrebbe potuto pensare a un uomo radicato nel suo habitat, poco propenso a cercare un’affermazione sociale.  Un sognatore incallito forse, con quel Nettuno al Medio Cielo.

In realtà occorre intendersi su cosa sia il successo. L’idea che ne abbiamo dipende in parte dalle nostre aspirazioni personali e in parte, anche quando non ne siamo coscienti, dall’epoca in cui viviamo che veicola una determinata idea di realizzazione spesso collegata a status symbol precisi. 

Di fatto e in maniera, forse, semplificata, il successo è realizzare il proprio talento speciale, sia che questo implichi cucinare, fare film, riparare un’auto, disegnare o fare ricerca nelle Università più prestigiose del mondo (a tal proposito con il nostro algoritmo ASTROTALENT potrai scoprire il tuo talento speciale inserendo i dati di nascita comprensivi dell’ora). 

Il problema è che si confonde il successo col denaro, la popolarità, l’immagine sociale e spesso con tutte queste cose assieme. Certamente per un imprenditore fare soldi per poterli reinvestire e ampliare così la propria impresa è un segnale di successo, ma per un creativo l’idea di successo potrebbe essere totalmente diversa e per uno sportivo un’altra ancora. Inoltre si può essere “sportivi” nell’idea che abbiamo del successo senza praticare sport. Un Marte in 10^, ad esempio, ci spinge a gareggiare, competere, ad accettare sfide, ad essere dei campioni, anche se facciamo gli insegnanti o i giornalisti.

Walt Disney pur venendo da un’infanzia difficilissima e povera perché quel Giove in 4^ forma anche aspetti complicati, non aveva solo il denaro in testa, bensì i sogni. Voleva essere un fabbricante di sogni come gli suggeriva Nettuno dalla 10^ e ci riuscì. E in ciò lo aiutarono i suoi pianeti in 4^ casa che lo resero un magnifico narratore di storie, perché la casa 4^ è collegata alla narrazione e alla scrittura, e i suoi pianeti in 3^ che ne segnarono il destino di comunicatore innovativo dato che in 3^ si trova il Sole congiunto a Urano.

Papa Francesco in 10^ ha Urano che in sé e per sé non farebbe pensare a un destino papale, ma è in trigono a Giove pianeta che ha valenze religiose: non a caso il suo domicilio base è in Pesci e quello primario in Sagittario segno che compare spesso nei temi dei leader spirituali. Ma c’è di più: Urano ci dice che il successo di questo Papa, la sua massima realizzazione si esprime nel cambiamento e nell’innovazione. Ed è quello che lui fa, come Papa, creando anche divisione. Il suo exploit è stato uraniano fin dall’inizio. È apparso dal balcone di San Pietro come una sorpresa, di se stesso disse: “Vengo dalla fine del mondo”.

E che dire della pittrice messicana Frida Kahlo con la sua Luna in Toro al Medio Cielo? Non fu forse la sua una realizzazione artistica legata all’immagine, alla natura, alla bellezza, alla sensibilità, ai colori, tutti elementi tipici della Luna e del segno del Toro?

Sigmund Freud il padre della psicoanalisi in casa 10^ non aveva pianeti. Eppure la sua è stata una vita di grandissimo successo. La sua casa 10^ è in Leone il che già spiega che la sua realizzazione è nel porsi come leader e guida. Il Sole governa la casa 10^ e si trova in 7^ congiunto a Urano. Ecco qui il successo che arriva attraverso una terapia rivoluzionaria, come ci evidenzia l’aspetto di Urano congiunto al Sole; una terapia, la psicoanalisi, che si basa sulla relazione con l’Altro, che si trova simbolicamente in casa 7^, e ne indaga l’inconscio. Se ci si fosse limitati ad analizzare il tema di Freud secondo parametri standard si sarebbe rimasti fermi alla casa 7^, che nel suo caso è molto piena, come casa del matrimonio. E invece anche la 7^ casa può essere una casa di successo se la persona ne esprime i simboli che in questo caso vanno nella direzione di un totale investimento sugli Altri in senso psichico ed energetico. Si pensi anche all’Associazione Internazionale di Psicoanalisi nata dall’opera di Freud: le associazioni, astrologicamente, si situano in casa 7^.  Naturalmente tutto il tema contribuisce a questa lettura, compresi l’ascendente Scorpione e Plutone dominante al discendente che parlano chiaro di psicologia del profondo.

I pianeti in 10^ o i governatori della casa 10^ vanno sempre letti in combinazione con tutti gli altri elementi del tema. Una casa in cui è presente uno stellium, come la 7^ di Freud, ci dirà sempre che in quella casa c’è un’energia particolare che la persona ne sia cosciente o meno, che agisca o subisca questa energia. Che cosa sarebbe accaduto a Freud se non avesse fondato la psicoanalisi e non si fosse dedicato a tutti quei pazienti? Forse il suo matrimonio durato ben 53 anni sarebbe saltato per aria con un Urano in casa 7^, ma non fu così. Freud fece vivere i simboli della sua casa 7^ donando loro uno spazio proprio e così, probabilmente, salvò anche il suo matrimonio.

Interagendo attivamente col tema natale chiunque, non solo Freud, può governare i propri simboli donando loro una direzione costruttiva al fine di aprire una strada di realizzazione. Alcuni lo fanno spontaneamente perché sentono un richiamo potente verso determinate attività. Altri sono più spaesati perché restano impigliati tra le voci di dentro e quelle di fuori.

Conoscere il proprio tema natale significa conoscere il proprio unico spartito musicale e dargli voce. Con successo.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati