Eclissi lunare a 27°14’ del Toro alle 9:59 del 19 novembre 2021
“You gotta resurrect the deep pain within you
and give it a place to live that’s not within your body.
Let it live in art. Let it live in writing. Let it live in music…
Your body is not a coffin for pain to be buried in.”
“Dovete resuscitare il dolore profondo che avete dentro
e dargli un posto in cui vivere che non sia nel corpo.
Fatelo vivere nell’arte. Fatelo vivere nella scrittura.
Fatelo vivere nella musica…
Il vostro corpo non è una bara in cui seppellire
le vostre pene.”
Ehime Ora, Ancestors said
Da qualche anno le eclissi sono diventate la manna dei cacciatori di click bait e titoli a sensazione sul web e la prima del nuovo ciclo Toro/Scorpione non sfugge alla regola. Ma è davvero, come è stata pubblicizzata, la più lunga dalla metà del Quattrocento alla metà del prossimo Ventisettesimo secolo? Come spesso accade quando si va in cerca dell’eccezionale, l’affermazione è allo stesso tempo vera e falsa. Il 9 novembre del 2003 abbiamo assistito a un’eclissi lunare lunga giusto un minuto in più di quella ci aspetta. Ma si trattava di un’eclissi totale non di un’eclissi parziale, seppure di pochissimo, come quella attuale: il record, quindi, c’è ma non riguarda tutte le lunari, solo un tipo specifico*.
La questione non è, come può sembrare a prima vista, solo astronomica, si riflette anche sull’interpretazione dal punto di vista astrologico. Di solito si dice che l’intensità (la percentuale di oscuramento della superficie della Luna o del Sole) e la durata indichino anche con quanta forza e per quanto tempo le eclissi influiranno sui temi natali sia dal punto di vista mondano che personale. Ma, come ricordava Charles Carter, astrologo eccellente e oggi quasi dimenticato, anche in questo caso stiamo raccontando solo parte della verità**.
Se le eclissi, rispetto alle normali lunazioni, nella metafora di Carter sono un colpo sferrato con forza inusuale, non conta solo ciò che colpisce ma che cosa viene colpito, quando e con quanta precisione. Un pugno che si abbatte sulla pietra non lascerà traccia, non sarà così per una coltellata inferta nella carne in un punto vulnerabile: un pianeta solido nel radix reagirà in maniera diversa da uno più problematico. L’eclissi poi accade sempre in un tempo specifico, non è isolata dai transiti del momento: un pianeta debole sostenuto da transiti favorevoli può affrontare la prova meglio di uno forte già sotto pressione. Per entrambi comunque c’è una soglia da varcare.
Le immagini di quel colpo mi sono tornate alla mente di fronte alla carta dell’eclissi di novembre. Certo, ci sono Luna, Sole e Giove legati da un quadrato a T da cui dipende il modo in cui affronteremo un futuro radicalmente diverso da quello che immaginavamo prima del 2020: Giove in Acquario è il pianeta focale ma è governato da Saturno. Eccoli allora, pronti a rubare la scena, la pietra, il coltello e non il pugno, il martello dell’eclissi in Toro: Saturno, Marte e Urano stretti in un altro quadrato a T. Qui però è Saturno il pianeta focale. E con Venere, signora della Luna, in Capricorno, gli spetta anche il ruolo di ultimo arbitro dell’eclissi. Dipende da lui che il coltello di Marte da arma si trasformi in bisturi per guarire e che il martello di Urano non si limiti a demolire ma scelga di costruire.
In una carta carica di tensione non mancano aspetti che la temperano e le offrono varchi e vie di fuga a metà strada tra Terra e Acqua. Venere è in trigono partile a Urano tra Capricorno e Toro; Mercurio, coinvolto dalla congiunzione con Sole e Marte in entrambi i quadrati a T, è in trigono a Nettuno in Pesci; Plutone in Capricorno soprattutto è in trigono al Sole e sestile alla Luna.
Infine, c’è il sestile di Saturno a Chirone, l’unica scintilla di Fuoco della carta: Marte, Mercurio e il Sole in Scorpione rivelano con implacabile onestà un dolore che è stato coperto da difese mentali e murato dalla memoria nel corpo. Ora c’è la possibilità di dargli una voce e un posto che non sia dentro di noi: il lato vuoto di entrambi i quadrati a T è in Leone, il segno dell’espressione creativa individuale. Tocca a Saturno aprire volontariamente la porta di pietra che sigilla quella sofferenza prima che l’eclissi e Urano l’abbattano con esiti imprevedibili.
Per l’interpretazione sul tema natale: saranno coinvolti soprattutto i segni fissi (Toro, Leone, Scorpione, Acquario) e in particolare coloro che hanno angoli e pianeti attorno ai 27° di quei segni (con una tolleranza di +/-3°).
Considerate sempre prima la dinamica delle case coinvolte (tutto l’asse è interessato dalle eclissi):
1°/7° casa: Io e Te, partner e nemici;
2°/8° casa: ciò che conta per me e per noi;
3°/9° casa: ciò che sappiamo, impariamo, comunichiamo;
4°/10° casa: da dove veniamo, dove siamo e dove vogliamo andare;
5°/11° casa: quello che creiamo e coloro con cui lo condividiamo e promuoviamo
6°/12° casa: l’ordinario e lo straordinario nella nostra vita, ciò che governiamo e ciò che inconsciamente ci governa.
Concentratevi poi sui luminari e i pianeti personali toccati direttamente:
se si tratta del Sole è il momento di tornare a giocare un ruolo da protagonista;
se è la Luna avete invece bisogno di ritirarvi dalla scena, di rifugiarvi nel privato, nell’intimità;
se è Mercurio a sorpresa cambierete ruolo in privato o in pubblico;
se è Venere sorprenderete o sarete sorpresi dal partner;
se è Marte passerete senza esitazioni all’azione per difendere le vostre posizioni.
Per comprendere meglio le dinamiche del quadrato a T potete fare riferimento all’articolo “Tornare interi”. Per le eclissi, potete invece ascoltare i webinar dedicati “Ogni fine è un inizio” e “Non c’è eclissi senza Nodi”. Sui Nodi ci siamo soffermati anche nel webinar dello scorso ottobre “I Nodi del futuro”. Tutti sono sempre disponibili gratuitamente sul sito nell’apposita sezione. Nel prossimo appuntamento, oltre alla consueta panoramica sull’attualità, commentata dal punto di vista astrologico, sulle lunazioni e i transiti di dicembre, concentreremo la nostra attenzione sul retrogrado di Venere in Capricorno. L’appuntamento è per giovedì 25 novembre alle 18. Le iscrizioni sono aperte. Vi aspettiamo.
* devo le informazioni astronomiche a Gianluca Masi di Astronomers without Borders e al sito della NASA
** il testo di Charles Carter è stato recuperato e condiviso online da David Crook di Stellar Insights Astrology.