ASTROLOGIA IN LINEA
ASTRI E ALIMENTAZIONE
 

 

Ci sono ancora oggi persone che si curano sulla base del tema natale: i medici Steineriani ad esempio sono tra questi. Non tutte le persone conoscono Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, una filosofia esoterica derivante dalla Teosofia. Egli era un conoscitore della Medicina ed anche dell’Astrologia: un vero e proprio “iniziato” che ha lasciato la sua immensa conoscenza ai suoi seguaci; tra l’altro sono invece molto più famosi i suoi studi di pedagogia i cui principi vengono applicati nelle “scuole steineriane” e si incentrano soprattutto sullo sviluppo della creatività nei bambini.

Non solo i teosofi e gli antroposofi si sono interessati di astrologia e di medicina: sono parecchie le testimonianze di civiltà che hanno sperimentato il tema natale come una grandissima fonte di informazioni per conoscere meglio le particolari energie di una persona. Non possiamo dimenticarci che l’astrologia è una “disciplina antichissima” e che ancora oggi, i segni zodiacali ci presentano dei veri e propri ritratti di qualità, potenzialità, problematiche, punti forti e punti deboli nella struttura di una persona.

Un tempo tutti i “sapienti” dovevano conoscere parecchie discipline e dovevano essere in grado di integrarle: non a caso fino al 1600, gli astronomi erano astrologi e i medici dovevano conoscere bene l’astrologia: in questo modo riuscivano ad avere una visione molto più armoniosa delle cose e, tra l’altro riuscivano a integrare in maniera appropriata elementi che solo apparentemente e ad un occhio disattento sembravano separati tra loro: solo dall’inizio della “scienza così detta moderna nell’epoca dell’illuminismo “ha avuto origine quella scissione che ancora oggi impera tra le materie così dette “umanistiche” e quelle che invece si fregiano dell’appellativo “scientifico” che, per questo, riescono ad apparire più vere e più perfette delle prime.
Un tempo questo modo di vedere le cose sarebbe sembrato per lo meno curioso proprio perché l’uomo antico non era minimamente sfiorato dall’idea che tutto “dovesse essere provabile, quantificabile e misurabile” e che, ciò che non lo era non avesse dignità e credito; in effetti, il credito loro lo ricercavano attraverso verifiche di complementarietà tra le varie discipline.

Gli antichi sembrano cercare molto di più ciò che univa piuttosto che ciò che divideva e, forse proprio per questo, oggi stiamo andando a scavare sempre più nel passato trovando o meglio “riscoprendo” cose che erano già note e perfettamente utilizzate e che, nel tempo, abbiamo abbandonato pensando che la specializzazione e l’estrema separazione e divisione di tutto fosse un modo per approfondire e per trovare la “verità”.

La New Age ha dato un grande contributo a questa “riscoperta” a questo “risveglio” e, pur se non si può negare che vi sono anche grandissime esasperazioni e strumentalizzazioni di certi temi di base, occorre tuttavia riconoscere a questo tipo di filosofia di aver riportato l’uomo al concetto di “olismo”, favorendo l’idea di tornare a vederlo come una unità e non come un insieme di organi o di apparati.

Per Olismo si intede qui anche una “via di conoscenza unitaria” ovvero una comprensione dell’unità dell’esistenza che ci circonda e ci anima e che si basa sull’accettazione di una serie di principi e di logiche che sono comuni a molte discipline, così come vi è una “conoscenza comune agli uomini” al di là del riduzionismo e delle amputazioni che sono state fatte nel tempo.

Tra l’altro è molto interessante pensare che le parole “scienza e coscienza” hanno una radice comune dal latino “scire=conoscere, sapere” e proprio questo ci porta a concepire l’idea che anima e corpo fossero viste molto più unite di quanto non lo siano oggi.

La parola “olistico” deriva invece dal greco “olos” che significa “intero, il tutto” e che ci riporta a quel concetto di completezza che sta dietro alle varie parti che la cultura scientifica moderna ha individuato tralasciando però il senso di unità.

Proprio alla luce del concetto di olismo ci sono medici che tengono in grande considerazione l’astrologia e si avvalgono della lettura del tema natale come di un vero e proprio strumento per avere una visione completa della persona che hanno di fronte.
La medicina e l’astrologia insieme possono fornire una visione di insieme che permette al medico di fare diagnosi molto più certe e di stabilire quale tipo di terapia e di alimentazione possa essere la più appropriata per la persona che ha di fronte.

Ovviamente, proprio il CIBO diventa un fattore estremamente importante: se il cibo è il nostro carburante, significa che più questo carburante è adatto al nostro corpo e al nostro motore, più il rendimento, la salute e l’energia saranno assicurati.

E’ indubbio che il Cibo fornisca ENERGIA così come è indubbio che al nostro interno noi abbiamo vari tipi di energia che sono mischiati in maniera pressoché unica e che, pertanto, abbiamo bisogno di energie specifiche per poterci rigenerare e stare bene. Se noi portiamo dentro un cibo che fornisce energie che già abbiamo in esubero e, magari, continuiamo a sottovalutare un tipo di energia di cui siamo carenti, ecco che il rapporto con il nostro personale benessere viene alterato e la nostra salute risulterà precaria.

Essendo i cibi “dotati di energia”, dobbiamo allora imparare a pensare che ogni alimento che ingeriamo va ad alimentare i nostri campi energetici fisici, psichici e spirituali e pertanto, dovrà essere il più possibile in sintonia con ciò di cui abbiamo bisogno al nostro interno e con le energie di base della nostra costituzione.
Esiste una logica superiore che a noi uomini tecnologici sfugge poiché abbiamo perduto il contatto con i ritmi della natura, con le stagioni e con le energie ad esse collegate che si ritrovano all’interno degli alimenti proprio per effetto del loro rispecchiamento con i grandi movimenti celesti.

E’ proprio con l’ausilio dell’astrologia che possiamo individuare molto bene certe potenzialità e certi squilibri che, se non corretti, potrebbero nel tempo favorire l’insorgere di malattie. Con l’astrologia possiamo comprendere con buona precisione quali sono i momenti in cui alcune potenzialità visibili nel tema natale potrebbero essere affrontate con maggior facilità e, sempre conoscendo bene i “principi primi”, possiamo muoverci per lavorare sugli stessi utilizzando tutti i regni della natura in cui tali principi sono presenti.

In questa sezione cercheremo di approfondire il concetto di alimentazione legata al simbolismo astrologico.

 

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